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Anche i censori nel loro piccolo Vietata ai minori «Operacela comica» di Paolo Rossi con Gino e Michele Anche i censori nel loro piccolo Per «turpiloquio compiaciuto e oscenità gratuite» MODENA. Da ieri sera, soltanto chi ha compiuto i 18 anni potrà vedere «Operacela comica», commedia scritta da Paolo Bossi, con Gino e Michele. Bagione della censura, «il turpiloquio compiaciuto e le oscenità gratuite» di cui, secondo la testuale comunicazione del ministero, il testo sarebbe cosparso. E per i minori che l'hanno già vista? Come rimediare ai guasti provocati alla loro ancor fragile psiche? Il problema si pone, visto che la commedia è praticamente in giro dall'anno scorso, quando, nella tarda primavera, fu presentata in una sorta di anteprima con re¬ pliche al teatro di Porta Romana. «Operaccia comica» ha poi fatto la stagione di quest'anno, cominciando regolarmente il giro in ottobre. Una parte di colpa se la prenderanno le poste. Datata 5 febbraio, la lettera con la quale il ministero annuncia la censura è arrivata il 3 aprile a Modena, sede della compagnia produttrice dello spettacolo, la AGD, e della replica di ieri. Forse anche gli autori avevano spedito per posta il copione al ministero. Anzi «i» copioni, perché ce ne sono due: il primo è dello scorso anno, in versione diversa (e magari sufficientemente castigata), il secondo quello attuale. Oggi, Paolo Rossi, Gino e Michele terranno una conferenza stampa nella quale, in termini si spera non «gratuiti» discolperanno se stessi e accuseranno il ministero. Adesso il personale alla cassa controllerà i documenti, per proibire l'ingresso ai minori di 18 anni. C'è il rischio che imparino qualche nuova parolaccia, oltre a quelle che già usano abitualmente. Dopo Modena, la compagnia sarà a Carrara, Rovigo, Bolzano, Moncalieri, in un'altra miriade di piazze, fino alle soglie dell'estate. Lo spettacolo continua, [o. r.]