Mamma stuprata in casa per tre ore

Mamma stuprata in casa per tre ore Da due ladri ad Olbia, è l'ennesima vittima nel quartiere. Le donne si ribellano Mamma stuprata in casa per tre ore Eo stereo a tutto volume ha coperto le grida di dolore OLBIA NOSTRO SERVIZIO L'hanno violentata per tre ore, dopo aver sollevato al massimo il volume dello stereo per coprire le urla della vittima, una giovane di 21 anni, madre di due bimbi, separata. E' accaduto una domenica mattina, in un piccolo appartamento di una palazzina di un quartiere popolare di Olbia, ma la notizia è trapelata con grande ritardo. E solo grazie all'iniziativa di alcune donne che hanno deciso di ribellarsi al cbma di sopraffazione e di terrore creato nel rione di San Nicola: altre aggressioni a sfondo sessuale, scariche di panettoni contro auto in sosta, minacce ed intimidazioni. L'ultimo episodio, il più grave, risale allo scorso 22 marzo. Lo rivela una signora, sposata, madre di due bambini, sfuggita qualche tempo prima ad uno stupro grazie all'accorrere dei vicini di casa richiamati dalle sue invocazioni d'aiuto. «E' successo di mattina, verso le 8, in un edificio qui vicino» racconta. «Hanno suonato al campanello e la poveretta ha aperto, credendo fosse il fratello. Era sola. La domenica i figli stanno con il padre. Si è trovata davanti due uomini con il volto coperto da passamontagna: in un attimo hanno chiuso la porta e le sono saltati addosso. Le hanno tappato la bocca e l'hanno malmenata. Poi hanno acceso lo stereo, sollevando il volume al massimo perché nessuno sentisse. Per tre ore, a turno, l'hanno violentata. Verso le 11 se ne sono andati». La vittima ha chiesto soccorso ad una vicina di casa. Accompagnata al pronto soccorso è stata medicata e ricoverata per il grave shock subito. Dimessa dopo qualche giorno, non è più rientrata a casa. Si è trasferita, con i figli, dalla madre. «A me - riprende la donna - è andata meglio. Una ventina di giorni fa - spiega - ero sola in casa, verso mezzogiorno, quando hanno suonato alla porta. Ho aperto, ma non ho fatto neanche in tempo a vedere in faccia chi mi stava davanti. Quell'uomo mi ha spruzzato in faccia il contenuto di una bomboletta spray, poi mi hanno spinta dentro. Ho urlato con tutto il fiato che avevo in gola. Per fortuna mi hanno sentito i vicini di casa. Lui ha capito che stavano arrivando in mio soccorso, mi ha dato un colpo alla nuca ed è fuggito. Per la paura sono svenuta». Le indagini sui due episodi non hanno dato per ora risultati concreti. Anche se sembra certo che gli aggressori conoscessero bene le abitudini delle vittime. E non è stata fatta luce neanche sugli altri episodi di violenza avvenuti di recente nel quartiere. Corrado Grandesso

Persone citate: Corrado Grandesso

Luoghi citati: Olbia