Baker sotto inchiesta per undici voli a sbafo
Baker sotto inchiesta per undici voli a sbafo A casa e al suo ranch con l'Air Force Baker sotto inchiesta per undici voli a sbafo Adesso viaggerà su aerei di linea La stessa accusa travolse Sununu WASHINGTON dal nostro corrispondente Anche James Baker, segretario di Stato e amico stretto del Presidente, è finito nel mirino delle polemiche sui privilegi dei politici a causa di 11 viaggi privati compiuti in due anni su voli militari. Il «Milwaukie Journal», venuto in possesso della documentazione, ha dato notizia di un'indagine in merito compiuta tempo fa da una commissione del Congresso. Formalmente, e a meno che non emergano altri dati, Baker non ha violato alcuna regola e l'indagine è chiusa. Ma, data la crescente suscettibilità dell'opinione pubblica sul trattamento di favore di cui godono i politici rispetto ai comuni cittadini, il segretario di Stato, da sempre attento alla propria immagine, pagherà qualche prezzo per le rivelazioni del giornale del Wisconsin, poi riprese dalla stampa nazionale: da ieri - ha comunicato la portavoce Tuwiler - ha cominciato a usare voli di linea per i suoi viaggi privati. I voli sotto accusa sono 9 viaggi a Houston, Texas, dove Baker è residente, e di due viaggi a Pinedale, Wyoming, dove il segretario di Stato ha un «ranch». Ai contribuenti gli 11 viaggi sono costati 371 mua e 599 dollari. Di questi, secondo la regola fissata per i membri dell'Amministrazione, che per viaggi privati sono tenuti a pagare il costo di un analogo biglietto di linea più un dollaro, Baker avrebbe rimborsato 17 mila e 150 dollari, pagando per sé e il seguito. La robusta differenza dipende dal fatto che un normale aereo di linea ì sarebbe stato pieno di passeggeiri. La stessa cosa successe al capo della segreteria della Casa I Bianca, John Sununu, che venne jpoi costretto alle dimissioni. Sununu aveva rimborsato circa 7 mila dollari su up costo totale di 73 mila per cinque viaggi, due dei quali dal suo dentista personale in New Hampshire. C'è, però, una differenza, che gioca a favore di Baker. Regole precise dell'Amministrazione impongono che, «per ragioni di sicurezza», il segretario di Stato non viaggi su aerei di linea salvo in casi giustificati da situazioni di emergenza. Così Baker, ieri, ha potuto dichiarare: «Penso che scoprirete che, nel periodo in questione, noi abbiamo tenuto un conto preciso di tutti i nostri viaggi e abbiamo rimborsato quanto dovuto». Ciò di cui, però, gli americani discutono sempre più animatamente è proprio questo: non solo l'infrazione alla regola ma la regola stessa. Nel caso degli assegni scoperti dei congressisti, per esempio, i contribuenti non ci hanno rimesso una lira, perché, essendo la cosiddetta «banca» una cassa cooperativa interna, chi staccava assegni a vuoto praticamente prendeva a prestito soldi da quelli che non lo facevano. E i conti sono finiti in pareggio. Ma, adesso che è stata pubblicata la lista dei 22 parlamentari (2 sono stati cancellati perché vi erano stati introdotti per errore) che hanno abusato del sistema, 18 democratici e 4 repubblicani, la gente li addita a ludibrio perché godevano di un privilegio. La sensibilità degli americani su queste tematiche è enorme e, probabilmente, di difficile comprensibilità in alcuni Paesi europei. Quando George Bush ha preso a martellare sul Congresso, «corrotto da mezzo secolo di incontrastato dominio democratico», i parlamentari democratici hanno rilanciato, denunciando i privilegi dei funzionari della Casa Bianca. Uno dei «perks», privilegi, che hanno suscitato più scandalo è che «perfino» il viceconsigliere per la Sicurezza Nazionale, vale a dire il vice di Brent Scowcroft, abbia diritto al parcheggio gratuito ogni mattina. «Otto dollari, al giorno regalati», hanno protestato alcuni giornali. Diecimila lire al giorno. L'altra sera, in un seguitissimo «talk show» si è discusso sul fatto che il Presidente dovrebbe viaggiare su aerei di linea. Paolo Passarmi
Luoghi citati: New Hampshire, Texas, Wisconsin, Wyoming
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