Imparare il cinema di Leonardo Osella

Due culture a confronto con artisti brasiliani e tre musicisti francesi All'Oratorio San Filippo Due culture a confronto con artisti brasiliani e tre musicisti francesi Sarà un duo brasiliano a dare il via alla stagione di primavera della Proposte d'ascolto a San Filippo. Domani, alle 21,15, il basso baritono Eduardo Abumradi e il pianista Joao Moreira Reis, nell'Oratorio di via Maria Vittoria 5, offriranno un saggio di musica cantata per metà francese e per metà appunto brasiliana: da un lato Ravel, Faure e Berlioz, dall'altro VillaLobos, Tavares, Guarnieri, Lacerda, Nobre. Fino al 26 giugno gli appuntamenti saranno 25. In qualche caso ne sono previsti addirittura tre in un giorno, come domenica 10 maggio: tre concerti di chitarra alle 10,30, alle 17 e alle 21,15 rispettivamente con Alberto Petrosino, Filomena Moretti e Michele Librare. Come al solito, la stagione del San Filippo si contraddistingue Eer l'estrema varietà. Ancora aritono e pianoforte (Marci Ricagno e Elena Fermando) il 24 aprile, il coro (Schola Cantorum Lorenzo Perosi) il 17, il violoncello solo (Carlo Bettola) il 20 maggio, un trio con flauto, fagotto e chitarra (Gabriele Betti, Paolo Carlini, Donatella Pieri) il 22 maggio, i flauti dolci e il traversiere ai Ugo Piovano il 14 giugno. Ma naturalmente, grazie alla possibilità di esprimere la propria arte individuale, la parte del leone la fanno sempre i pianisti. A cominciare da Giacomo Franci, che il 10 aprile presenterà belle pagine di Bach, Maurice Ravel visto da Ouvré Schoenberg, Mozart, Costanza e Beethoven. Di buon rilievo si presenta l'8 maggio il duo pianistico formato da Roberta Contrastini e Massimiliano Urbinati con un programma impostato su Mozart, Brahms e Debussy. Un discorso a sé va fatto per una stagione a parte, sempre a cura del San Filippo. Sono quattro incontri-concerto con nuovi compositori, un ciclo dal titolo «Oltre l'avanguardia». Il 29 aprile sarà possibile conoscere la produzione di Luciano Folco, Corrado Vitale, Alessandro Ruo Rui e Riccardo Piacentini. Un importante tentativo di aprire una finestra sulla più significativa produzione contemporanea. Leonardo Osella