Bufera su Furnari e Lodi di Giampiero Paviolo

Bufera su Furnari e Lodi Comune: de, psi e pli chiedono che il caso Lupi non sia isolato Bufera su Furnari e Lodi «Sono anch'essi assessori-candidati: devono essere sospesi» Il sindaco Cattaneo annuncia una decisione per oggi Giorni difficili per Giovanna Cattaneo. Forse sarà colpa, come suggerisce il vicesindaco Marzanò, di una campagna elettorale «drogata». Ma la decisione di sospendere le deleghe dell'assessore-candidato Maurizio Lupi (verdi-verdi) rischia di innescare una reazione a catena. Ieri pomeriggio il sindaco ha ricevuto una lettera di Andrea Galasso (de), responsabile dell'Urbanistica. Galasso le chiede «di voler sospendere con effetto immediato le deleghe a tutti gli assessori candidati al Parlamento». Un gèsto simbolico, si capisce, perché al voto mancano tre giorni. Non per questo sarà una decisione facile: dopo l'autosospensione dell'assessore all'Edilizia Domenico Mercurio (psi), dopo il provvedimento d'autorità nei confronti di Lupi, restano soltanto Baldassarre Furnari (psdi) e Beppe Lodi (pri), entrambi in giunta ed entrambi candidati. Furnari ha fin qui resistito ad ogni pressione, Lodi viene tirato in ballo per la prima volta ed è collega di partito del sindaco. Cosa ne pensa Giovanna Cattaneo? «Ritengo che la situazione di Lupi sia diversa da quella degli altri colleghi. Comunque, entro domani (cioè oggi, ndr) prenderò una decisione». La sortita di Galasso non è isolata all'interno della maggioranza. Il capogruppo de Giovanni Porcellana, ad esempio, applaude il sindaco «perché ogni atto ispirato a norme di serietà non può che essere condiviso». Ma ammonisce: «Abbiamo appena ricevuto il notiziario di statistica, edito dal Comune. Ebbene, è un inno all'attività dell'assessore Lodi. Certo, il piatto è presentato in modo più suggestivo, ma l'intenzione propagandistica è indubbia. Detta questo, penso che il sindaco debba essere al di sopra delle parti e quindi usare lo stesso mètro di giudizio per tutti». Il capogruppo socialista Garesio è della stessa opinione: «Lupi paga per tutti. Non comprendo perché il sindaco non abbia tenuto un atteggiamento coerente nei confronti dell'assessore del suo partito». Anche i liberali Vittorio Chiusano e Piergiorgio Re parlano di «decisione sacrosanta ma tardiva»: «Siamo stati i primi, quando Zanone era sindaco e più avanti, nel corso delle trattative per la nuova giunta, a sollevare il problema. Bene ha fatto Mercurio ad andarsene, bene ha fatto il sindaco a sospendere le deleghe di Lupi. Ma si doveva agire prima, e per tutti». Un distinguo giunge da Marzano: «C'era un problema di immagine, direi quasi di decoro delle istituzioni, e questo giustifica la decisione presa nei confronti di Lupi. Al quale, però, norfnii sembra possano essere imputati comportamenti fortemente illegittimi. Detto questo, ho l'impressione che il clima sia troppo teso. Mi auguro che dal 7 aprile si possa tornare alla normalità». Una porta aperta per il rientro in maggioranza dei verdi-verdi, che appare diffìcile ma non impossibile. In caso contrario il sostegno alla giunta-Cattaneo sarà affidato al voto del pensionato Luigi Piccolo, l'ex assessore che creò più d'un grattacapo a Valerio Zanone. Un appiglio esile, considerate le spinose questioni che si stanno accumulando in Comune (prima di tutte la vicenda metropolitana). C'è un'altra domanda alla quale gli uffici hanno già risposto. Lupi (che oggi è assessore nudo, cioè senza incarichi) ha annunciato di non avere alcuna intenzione di dimettersi: «Sarò assessore di opposizone» ha detto ieri mattina. Cosa potrebbe accadere a questo punto? La legge sugli enti locali, all'articolo 37, parla chiaro: il Consiglio comunale, su proposta del smdaco, può revocargli il mandato e nominare allo stesso tempo il suo sostituto. Giampiero Paviolo de Andrea Galasso ha chiesto al sindaco di ritirare le deleghe agli assessori candidati. Sotto, Giovanna Cattaneo e Maurizio Lupi

Luoghi citati: Lodi, Marzano