«Padre Sorge? Meglio prete che politico»

«Padre Sorge? Meglio prete che politico» ROMA. Il presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, nella rubrica per l'Europeo, «Bloc notes», commenta il libro del gesuita padre Bartolomeo Sorge, «L'Italia che verrà», in cui viene criticata «la classe politica al potere da 45 anni». Padre Sorge, nel suo libro, sottolinea, tra l'altro, che, dopo i cambiamenti drammatici del 1989, nel mondo soltanto l'Italia ha mantenuto al potere la medesima classe politica di 50 anni fa. Anche l'Albania ha, infatti, cambiato classe dirigente. «Le accuse del gesuita - sottolinea Andreotti - confermano una mia vecchia teoria, secondo cui la vocazione religiosa non sempre coincide con quella politica». «Dopo questa introduzione - scrive Andreotti - ANDREOTTI «Padre Sorge? Meglio prete che politico» padre Sorge passa a delineare il mondo nuovo. E così conclude: "L'Italia che fu, quella che oggi è finita aprendo prospettive inedite all'Italia che verrà, si presenta sostanzialmente con un duplice volto che sono poi due facce della medesima medaglia: l'Italia ideologica e l'Italia democristiana". Non so, e non me lo auguro di certo - nota Andreotti -, se questo squarcio abbia un valore profetico per le elezioni del 5 e 6 aprile. Ricordo, invece, quanto soffrì De Gasperi nel 53, qualche mese dopo la caduta dell'ultimo governo, leggendo un articolo violento di critica a tutta la sua politica, autore il padre Messineo (gesuita direttore di «Civiltà Cattolica» ndr.)». [Ansa]

Persone citate: Andreotti, Bartolomeo Sorge, De Gasperi, Giulio Andreotti, Messineo

Luoghi citati: Albania, Italia, Roma