E l'ispettore la rimanda in prigione

E l'ispettore la rimanda in prigione Sorpreso a spacciare eroina; aveva il deposito in una cantina di corsp Rosselli E l'ispettore la rimanda in prigione Lo stesso poliziotto lo aveva arrestato in piazza Castello Manett^ttiichè a due complici', un carrozziere e. un tossico La droga era in un vecchio comodino, nell'angolo della cantina. Quattro etti di eroina pura, ancora da tagliare. Più di un chilo e sette etti sul mercato clandestino. Quasi diecimila dosi di morte. A quella cantina gli agenti del commissariato San Paolo sono arrivati indagando sulle famiglie che vivono in un palazzo di corso Rosselli, quattro passi da piazza Orbassano. Tre le persone arrestate: Salvatore Panebianco, 37 anni, ex parrucchiere; Francesco Costanzo, 44 anni, carrozziere; Angelo Erba, 39 anni, tossicodipendente. Panebianco abita in via Casaleggio 5, è pregiudicato per spaccio di droga. Una vecchia storia. Fermato un pomeriggio d'agosto dell'86 sotto i portici di piazza Castello, aveva in tasca dell'eroina. Condanna a 5 anni, da tre è in libertà per decorrenza termini, in attesa della sentenza definitiva. Uno dei sottufficiali che lo aveva arrestato quel giorno d'estate, lo ha rivisto due settimane fa in borgo San Paolo. Panebianco era a bordo di una Al 12 rossa; fare nervoso, girava per le strade del quartiere e avvicinava ragazzi che lo aspettavano davanti ad alcuni bar: Uno dei giovani è stato riconosciuto: un tossicodipendente. Un sospetto: Panebianco forse spacciava. Da quel giorno è stato pedinato. Seguendo la Al 12, gli uomini del dottor Azzolini che dirige il commissariato San Paolo, sono arrivati a quel palazzo di corso Rosselli 82. Cinque piani, tre negozi che si affacciano sulla strada. Quasi ogni sera Panebianco arrivava davanti alla casa, posteggiava la vetturetta rossa, scompariva all'interno del portone: due, tre minuti, poi usciva e riprendeva il suo giro per i bar di borgata, a spacciar droga. Una ricerca presso gli uffici del catasto e dell'anagrafe ha permesso agli agenti di identificare una dopo l'altra le famiglie che vivono m quella casa. E su tutte, con discrezione, sono stati fatti accertamenti. L'attenzione degli inquirenti è caduta su Francesco Costanzo. Pregiudicato per furto, lavora da anni in una carrozzeria di via Nizza. Sposato, la moglie è operaia alla Fiat, ha due figlie. Anche lui è stato seguito. Lunedi gli agenti hanno chiuso la trappola preparata da giorni. Panebianco è stato fermato in corso De Gasperi. Era con un tossicodipendente, Angelo Èrba, che abita a Collegno in via Avigliana 2. I due hanno di gettare dall'auto un gtentato di gettare dall'auto un pacchetto, dentro c'erano 5 grammi di eroina. Altre dosi sono state trovate loro addosso. Panebianco aveva anche una chiave: «E' di casa mia». Si è poi scoperto che mentiva. Gli agenti sono andati in corso Rosselli, Costanzo è rientrato alle 22, era andato a prendere la moglie dal lavoro. Nel suo alloggio, all'ultimo piano, nulla di sospetto; in cantina c'era la droga. La chiave che Panebianco aveva in tasca, apriva la porta della cantina di Costanzo. Qualcosa Panebianco ha ammesso. E rivolgendosi all'ispettore D'Angelo ha detto: «Lei mi ha già arrestato una volta; sta a vedere che adesso per colpa sua mi devo fare altri cinque anni di carcere». [e. mas.] Da sinistra: Francesco Costanzo e Angelo Erba L'ex parrucchiere Salvatore Panebianco

Luoghi citati: Collegno, San Paolo