Il sindaco sospende Lupi

Il sindaco sospende Lupi Vento di crisi in Comune per i sacchetti ecologici «elettorali» Il sindaco sospende Lupi L'assessore accusato da Rifondaziom «Lascio subito questa maggioranza» Crisi nella maggioranza a Palazzo civico. Ieri sera il sindaco Cattaneo (pri) ha sospeso la delega dell'assessore Maurizio Lupi (verdi verdi), responsabile dell'Ambiente. Immediata la replica dell'interessato: «Da questo momento mi considero all'opposizione». E' quasi scontato che anche l'altro consigliere del movimento, Davide Nerattini, seguirà l'esempio dell'assessore. In questo caso la maggioranza scenderà a 41 consiglieri su 80. A rendere ufficiale la sospensione, alle 18,59, è stato uno scarno comunicato della segreterìa di Giovanna Cattaneo. Ecco il testo: «L'assessore Lupi ha fatto pervenire al sindaco una lettera in cui afferma di non aver usato strumenti derivanti dalle sue deleghe a favore della personale campagna elettorale. Il sindaco prende atto delle dichiarazioni contenute nella predetta lettera, tuttavia, al fine di mettere al riparo l'amministrazione da ogni strumentalizzazione di tipo elettorale, ritiene opportuno sospendere le dèleghe all'assessore Lupi fino a quando non saranno concluse le operazioni elettorali». Il provvedimento è dunque a tempo. A questo punto, però, rischia di diventare definitivo, creando un caso politico di assai difficile soluzione. Cosa è accaduto per spingere il sindaco a una decisione tanto rischiosa? Da tempo Lupi era chiacchierato: nell'ultimo Consiglio comunale, le opposizioni lo avevano tacciato di spendere soldi pubblici per la propria campagna di candidato alla Ca- mera. Come? Con un opuscolo dal titolo «Un anno vissuto pericolosamente», diffuso in questi giorni in 30 mila case e pagato dal Comune. L'assessore si è difeso, sostenendo la casualità della coincidenza. L'altro giorno, però, il gruppo di Rifondazione ha rincarato la dose, chiedendo le sue dimissioni. L'accusa: avrebbe distribuito a fini elettorali sacchetti di tela con la scritta «Comune di Torino, assessorato per l'Ambiente». Questa volta Lupi non si è limitato a contestare i rilievi. In una nota a sindaco e giornali ha chiesto di verificare se Maria Grazia Sestero, capogruppo di Rifondazione, «gestisce una casa di appuntamenti all'uscita della quale verrebbe distribuito materiale propagandistico del partito». Voleva essere satira, ma la caduta di gusto era troppo evidente perché il sindaco non ne prendesse atto. E così, dopo averne discusso con assessori e capigruppo degli altri partiti, Giovanna' Cattaneo ha deciso di correre ai ripari. Chiudendo una falla, ma aprendone subito un'altra: «Ho il dovere di difendere l'istituzione che rappresento» dice il sindaco. Altro non aggiunge, ma ai collaboratori più stretti avrebbe confidato: «Sono sola». La stabilità della giunta è in serio pericolo. Se i verdi-verdi l'abbandoneranno, sarà sostenuta da 17 de, 10 socialisti, 6 repubblicani, 5 liberali, 2 socialdemocratici e il pensionato Luigi Piccolo, il cui voto risulterebbe decisivo. A meno di un ritorno di Tommaso Scardicchio, secondo consigliere della lista pensionati: da quando la Cattaneo è stata eletta, Scardicelo ha dimostrato la sua insoddisfazione per l'esito delle trattative facendosi vedere con sempre minor frequenza in Sala rossa. Ne sapremo di più questa mattina, al termine della conferenza stampa convocata per le 11 da Lupi. [g. pav.] Giovanna Cattaneo ha deciso: Maurizio Lupi (Verdi-verdi) non è più assessore all'Ambiente

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