Tomba annuncia «Nel '95 mi ritiro»
Tomba annuncia «Nel '95 mi ritiro» IL CAMPIONE PROMOSSO VICE BRIGADIERE Tomba annuncia «Nel '95 mi ritiro» ROMA. A Roma, ieri, è stato il Tomba day. Inseguito dai fotografi, abbracciato dalle ragazze, osannato dai tifosi, il campionissimo ha vissuto ore intense: prima, la promozione a vicebrigadiere dei carabinieri, poi il bagno di folla tra gli studenti di una scuola e infine una breve passeggiata sempre in compagnia di torme di curiosi. Alberto è stato promosso da appuntato (grado conferitogli in virtù delle vittorie olimpiche di 4 anni fa a Calgary) dal ministro della Difesa, Virginio Rognoni e alla presenza del comandante generale dell'Arma, generale Viesti: in divisa da carabiniere, sorridente, Tomba ha fatto una smorfia di stupore e s'è trattenuto dallo scoppiare a ridere quando il colonnello incaricato di leggere la motivazione ufficiale della promozione s'è impappinato ed ha detto: «Alberto Tomba è nominato vicecomandate». Dopo la cerimonia, ecco il trionfatore di Albertville nella palestra di una scuola. La domanda più provocatoria la pone proprio l'asso: «C'è qualcuno, tra voi che mi odia? Se sì, mi dica perché». Timidamente, un ragazzo alza la mano: «Per me sei uno che fa troppa scena, sei un montato». Tomba ribatte: «Siete in 500, possibile che solo uno di voi mi trova antipatico? Non ci credo, chissà quanti hanno di me un'idea sbagliata. Ehi, guardate che io sono diverso da come mi dipingono certi giornali. Anzi, non parlatemi di giornalisti, fotografi, ne ho le tasche piene, non so più dove andare per evitarli. Qui a Roma è un disastro, non esiste posto in cui non ci sia gente pronta a fotografarmi, saltarmi addosso per toccarmi, avere un autografo». Alberto si rivolge ad una ragazza, ride: «Tu lo conosci un posticino dove possa stare tranquillo? Beh, forse potrei nascondermi a casa tua. Comunque, scherzi a parte, sono eternamente inseguito: vi garantisco che non è piacevole». Il campionissimo lascia la scuola, vorrebbe fare una passeggiata. Compie pochi metri, una giovane gli vola al collo, gli stampa un bacio sulla guancia. Il neovicebrigadiere sta al gioco e camminando dà il la a una girandola di frasi. «La Coppa del mondo? Rubata, regalata, scivolata via. Ad ogni modo, ho tempo per vincerla: può darsi che in futuro faccia i SuperG, se cambiano i regolamenti e se vengono tracciati in modo giusto. La libera? La farò quando deciderò di smettere, sarà l'ultima mia gara, lontano dall'Italia. Corro ancora qualche anno, diciamo due o tre: faccio i mondiali in Giappone nel '93, le Olimpiadi in Norvegia nel 1994 e i mondiali di Spagna la stagione successiva, poi chiudo. Ho 26 anni, non gareggerò sino a 32 come StenmarkTTui è un caso ùnico nella storia dello sci. Finita la carriera agonistica riposerò un annetto dopo di che potrei fare l'uomo-publicità per 10 sci, come Killy o lo stesso Stenmark. Vedremo, forse aprirò un albergo, un negozio, un ristorante. Comunque, c'è tempo per decidere il futuro». Venerdì Tomba sarà ricevuto al Quirinale e verrà nominato cavaliere ufficiale da Cossiga. «Un titolo che mi piace, a differenza di commendatore che va bene per gli anziani». Qualcuno domanda: «Al Capo dello Stato, consiglierei chi votare?» Alberto ribatte: «Lasciamo perdere, me l'hanno già chiesto. La verità è che non so nemmeno io a chi dare il voto. Domenica vado in cabina, chiudo gli occhi e metto giù una croce». Finita la vacanza romana, sabato Tomba andrà all'Abetone a trovare 11 vecchio campione Zeno Colò. I ministro Rognoni con Alberto Tomba, dopo avergli appuntato i gradi da vicebrigadiere per meriti sportivi
Persone citate: Alberto Tomba, Cossiga, Rognoni, Stenmark, Tomba, Viesti, Virginio Rognoni, Zeno Colò
Luoghi citati: Abetone, Calgary, Giappone, Italia, Norvegia, Roma, Spagna
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