Pioggia di miliardi sui trasporti di Flavia Amabile

Pioggia di miliardi sui trasporti Il commissario Necci ridisegna i binari e le stazioni delle grandi aree urbane Pioggia di miliardi sui trasporti Alle Ferrovie 24 mila, alle metropolitane5500 ROMA. Piovono miliardi e progetti per rendere un po' più moderno il sistema dei trasporti italiano, dai treni alle metropolitane. Sono oltre cinquemila miliardi e mezzo che vengono messi a disposizione delle grandi aree urbane italiane, ma anche dei centri minori. Ma in arrivo c'è anche qualche doccia fredda. Il ministro dei Trasporti, Carlo Bernini, ha frenato ieri, l'entusiasmo con cui l'amministratore straordinario delle Ferrovie Lorenzo Necci aveva parlato di una doppia società per agevolare la trasformazione dell'ente Fs in società per azioni, un'idea che viene dal lontano Giappone e che a Necci piace molto. «Mi sembra ima proposta assolutamente troppo avanzata rispetto alle richieste del Cipe», ha commentato Bernini. D'altra parte, l'intero progetto è ancora in alto mare e ieri lo stesso Necci si è fatto più cauto: «Le Ferrovie non hanno ancora fatto alcuna proposta - ha spiegato Necci ora ci metteremo al lavoro per preparare un piano che presenteremo al Cipe». Se non è ancora stata individuata la strada che le Ferrovie seguiranno per la trasformazio¬ ne in Spa, all'Ente hanno le idee molto più chiare per i progetti su cui lavoreranno nei prossimi anni. Le principali 14 aree urbane italiane (Genova, Torino, Milano, Verona, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Salerno-Battipaglia, Reggio Calabria-Messina, Bari e Palermo), verranno collegate fra loro e al loro interno con una rete veloce e coordinata su ferro. Una rete che dovrebbe diventare il principale punto di riferimento anche per gli altri mezzi di trasporto, stradali, cabotaggio e aerei. Un mega-progetto quello a cui le Fs sta lavorando da mesi e che significherà un investimento graduale di 24 mila miliardi fino al 2001 : il 23% (5500 miliardi) destinati al trasporto locale, il 39% (9300) per potenziamenti e nuove infrastrutture, il 38% (9200) per la riqualificazione delle aree urbane delle ferrovie e per le valorizzazioni patrimoniali collegate. La presentazione dei programmi delle Ferrovie ha coinciso ieri con la decisione da parte del governo di sbloccare quattro progetti fermi da diversi anni. Si è riunito per la prima volta ieri il Cipet (comitato interministeriale per la program¬ mazione nei trasporti), che ha dato il suo via libera a 500 chilometri in più di metropolitane, una nuova rete che va ad aggiungersi ai cento attualmente esistenti. Il governo ha destinato 5650 miliardi per il progetto: 4300 sui fondi della legge 211/92 e 1200 resi disponibili dal ministero per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno. Poco meno di cinquemila miliardi verranno investiti nelle grandi aree metropolitane (2450 nel Nord e 2530 nel Sud). Il resto andrà agli altri Comuni, in base alle indicazioni delle Regioni. Sbloccato anche il piano quinquennale degli interiporti, che localizza quelli di secondo livello che vanno ad affiancarsi a quelli di primo livello già individuati ed operanti. Gli altri due progetti approvati dal Cipet ieri mattina riguardano la realizzazione del sistema idroviario padano-veneto, come naturale prolungamento del cabotaggio dell'Adriatico a zone fortemente industrializzate e il Piano funzionale triennale con gli indirizzi, i contenuti e i progetti del governo. Flavia Amabile Lorenzo Necci e il ministro dei Trasporti Carlo Bernini

Persone citate: Bernini, Carlo Bernini, Lorenzo Necci, Necci