A.A.A. Stato vende caserme e carceri

A.A.A. Stato vende caserme e carceri Il Cipe affida all'Imi una società mista che cederà terreni e immobili per 15 mila miliardi A.A.A. Stato vende caserme e carceri Sarà la più grande asta del secolo ROMA. Offerta speciale. Lo Stato vende tutto. Questa volta sembra proprio vero. Piccole case, grandi palazzi, terreni edificabilc caserme abbandonate e perfino carceri con bellavista ma in disuso stanno per essere ceduti dal governo. Il meccanismo per effettuare la più grande asta italiana del secolo è stato deciso ieri mattina, ad appena cinque giorni dalle elezioni, dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica. Il Cipe ha approvato la delibera che stabilisce le modalità e i criteri per costituire una società con capitale misto (maggioranza pubblica e presenza di pochi privati) che sarà fondata dall'Imi ed è incaricata di avviare la grande privatizzazione dei beni immobili. Il documento messo a punto ieri dai ministri ha «un effetto immediato» come assicura Paolo Cirino Pomicino, ministro de del bilancio. La situazione si presenta diversa rispetto all'operazione parallela avviata la scorsa settimana dal governo: la delibera per la trasformazione in società per azioni di enti e aziende dello Stato concede un mese ai diretti interessati per avanzare le loro proposte e solo successivamente il Cipe può creare le spa. Resa nota questa delibera, ieri Pomicino ha inviato una lettera a Iri, Eni, Efim, aziende autonome, enti portuali, fiere, Enel, Fs, Ice, Ina, Sace e Siae per precisare su quali punti va articolato il loro programma di trasformazione in spa. Per gli enti se ne riparlerà almeno fra un mese, dopo le elezioni e nel pieno delle trattative per la formazione del nuovo governo. Inevitabile che per la vendita dei beni mobili, cioè le azioni delle nuove spa, decideranno i futuri ministri. Ma sempre fra un mese sarà precisato quali beni immobili saranno messi in vendita. «Entro 30 giorni la Sogei - spiega Pomicino - dovrà trasmettere un primo elenco di beni dello Stato valorizzabili e alienabili. Questi verranno passati alla società costituita dall'Imi per procedere alla loro cessione». La Sogei è stata inserita a sorpresa nell'operazione perfezionata da Rino Formica, ministro socialista delle Finanze. Si tratta della società che gestisce l'anagrafe tributaria ed ha quindi un legame indiretto con lo stesso Formica. In realtà rientra nelle partecipazioni statali: fa capo all'In tramite la Finsiel. Finora si è occupata di realizzare e gestire sistemi informatici in aree di competenza delle finanze. Adesso catalogherà appartamenti e terreni da privatizzare. Che Pomicino e gli altri ministri, vogli ano davvero fare in ;fje&a in qu^esi-o campo è prosato da ^.particolare. Oltre ràr fuori 500 miliardi per il'capitale della nuova società che curerà le vendite, l'Imi anticiperà al ministero del Tesoro 3 mila miliardi come acconto dei proventi delle privatizzazioni di immobili. «Si tratta di entrate - afferma Pomicino - su cui lo Stato può fare conto entro breve tempo». Il governo spera di ricavare in tutto 15 mila miliardi cedendo edifici, aree e beni mobili per rimediare in parte al dissesto delle casse pubbliche. Sarà possibile? Per appartamenti e terreni ci proverà la nuova società nella quale per la parte pubblica i soci saranno almeno tre, scelti tra enti pubblici o società delle partecipazioni statali, con quote non inferiori al 10%. I privati che entreranno in gioco non dovranno detenere invece meno del 5%: questo significa che il loro numero sarà forzatamente limitato. La nuova società potrà avere analoghe articolazioni anche a livello regionale. Ancora da definire, al contrario, i passaggi per arrivare agli enti spa. Nella lettera inviata alle diverse strutture pubbliche trasformabili in società per azioni, Pomicino chiede indicazioni sui compiti di natura pubblica svolti, sui servizi esercitati in concessione o in regime di riserva, i servizi erogati con tariffe, sovvenzioni e contributi fissati dallo Stato. I piani di enti e aziende dovranno anche segnalare ipotesi di cessioni di attività, eventuali scorpori dei settori che svolgono delicate funzioni pubbliche, possibili scissioni o fusioni, razionalizzazioni del portafoglio. Roberto Ippolito QUANTO VALE IL MATTONE DI STATO VALORE DI LIBRO IN MILIARDI DI LIRE UFHCÌ CASERME CARCERI COLONIE PENALI Jj 26 PARCHI PUBBLICI j20 FAR||16 STRADE E PIAZZE STORICHE j|22 MUSEI MONUMENTILO li ministro del Bilancio Paolo Cirino Pomicino L'immobiliarista Giovanni Gabettì, considerato il più esperto intermediario italiano

Persone citate: Formica, Giovanni Gabettì, Paolo Cirino Pomicino, Resa, Rino Formica, Roberto Ippolito

Luoghi citati: Roma