Battute e travestimenti E' il George Bush show

Battute e travestimenti E' il George Bush show Il Presidente a una festa improvvisa uno sketch su se stesso Battute e travestimenti E' il George Bush show WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Chissà se Mikhail Gorbaciov, dopo la sua apparizione nell'ultimo film di Wim Wenders, ha di fronte a sé un avvenire come attore drammatico. Ma quello che sembra sicuro, dopo la cena del Gridiron Club di sabato notte, è che George Bush possiede delle considerevoli qualità come comico. Cogliendo tutti di sorpresa, il Presidente è salito sul palco, dove, addobbato con un mantello rosso, ha interpretato il ruolo di «Tarmac il Magnifico», mago onnisciente che tutto sa e prevede. E così, provocando matte risate con battute sarcastiche sul Congresso, sui giornalisti e su se stesso, Bush ha rac¬ colto più applausi di quanti gli siano mai stati tributati come politico. Il «Gridiron Club» - «gridiron» vuol dire graticola - è un circolo molto esclusivo a cui appartengono 60 tra i più illustri giornalisti della capitale, ammessi solo dopo aver dimostrato qualità musicali e canore. Da 107 anni, il Gridiron organizza, invitando personalità varie, una cena all'inizio della primavera, nel corso della quale i membri offrono uno spettacolo satirico, normalmente bipartitico. Vale a dire che è suddiviso in due tempi, in imo dei quali scenette e parodie sfottono i repubblicani e nell'altro i democratici. Il primo Presidente degli Stati Uniti a partecipare a una di queste cene fu Benjamin Harrison, nel 1892. Ma nessuno, se si eccettua Richard Nixon, che eseguì un duetto al pianoforte con Spiro Agnew, si era mai esibito. Bush, diciottesimo presidente consecutivo presente alla cena, ha stupito gli ospiti più di quella volta in cui Jimmy e Rosalynn Carter litigarono in pubblico. E' stato «il fedele aiutante Marlin», il portavoce Fitzwater, a presentare al pubblico «il saggio che tutto vede e tutto sa, che dice il vero e che ha avuto l'onore di essere facchino dell'Air Sununu». Prime risate del pubblico, che ricordava bene come John Sununu, capo di gabinetto di Bush, sia stato costretto alle dimissioni qualche mese fa perché aveva usato aerei federa¬ li per scopi privati. «Quest'uomo - ha continuato Marlin «la spalla» - offre le risposte prima di conoscere le domande». Si trattava di un vecchio numero del famoso comico Johnny Carson, che, presentandosi come «Carnac il magnifico», sparava battute di cui Bush è stato molte volte vittima. Bush, storpiandone il nome in «Tarmac», che vuol dire fondo stradale, ne ha fatto la parodia. Prima, guardando torvo il pubblico, ha cominciato con qualche battuta libera del tipo «possa la vostra figlia maggiore sposare un parlamentare». Poi, tenendo una busta in equilibrio sulla fronte, ha cominciato la prestazione. «Sergei Krikalev», ha detto nominando con voce tenebrosa l'astronauta sovietico dimenticato nello spazio. Poi ha aperto la busta e ha letto la domanda per la sua risposta anticipata: «Chi è l'uomo che ha passato più tempo di George Bush fuori dal suo Paese?» (il Presidente è criticato perché dedicherebbe troppo tempo alla polìtica estera). «Attenzione, Tarmac diventa politico», ha avvertito «Marlin la spalla». Risposta: «Ruota della Fortuna, Una serata con McLaughlin e Mario Cuomo». Domanda: «Un quiz-show, un talk-show e un no-show». Risposta: «Burton Lee, Big Ben, Jerry Brown». Domanda: «Name a doc, a clock and a crock» (Dì il nome di un dottore - Lee è il medico personale di Bush -, un orologio e un rottame». Il Presidente ha ottenuto più applausi della parodia di Ted Kennedy, fatta da un giornalista che ha cantato in camicia e senza pantaloni. Successo, ma purtroppo non si replica. [p. pas.] George Bush aiuta il fotografo Gary Cameron dell'agenzia Reuter caduto mentre tentava di riprendere il Presidente nel tragitto tra la chiesa e la Casa Bianca

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