Ronald Reagan spiava Silone

Ronald Reagan spiava Silone Ronald Reagan spiava Silone Lattoreera un agenteeFGli Usa vietati allo scrittore L'AQUILA. Lo scrittore Ignazio Silone, autore di «Fontamara» e «Il segreto di Luca», uno dei fondatori del pei, dal 1941 al 1963 fu spiato da un agente dell'Fbi, la cui sigla era «T10»: un agente molto speciale, ossia Ronald Reagan, l'attore che poi divenne governatore della California e presidente degli Stati Uniti. La rivelazione è contenuta in un articolo pubblicato sulla rivista abruzzese «Noi» e firmato da Annibale Gentile, un giornalista che ha condotto studi e ricerche sulla vita e l'opera di Ignazio Silone. Il giornalista riprende la rivelazione dal libro «Dangerous Dossiers» dello scrittore americano Hebert Mitgang, pubblicato a conclusione di una ricerca condotta negli archivi del Dipartimento di Stato. Reagan si occupò nel 1941 di Silone o di tutte le richieste di visto per l'America avanzate dallo scrittore. Le domande furono bocciate fino al 1963. Do¬ po quell'anno allo scrittore abruzzese venne concesso di entrare negli Usa per tenere una serie di conferenze, ma questa volta fu lo scrittore a rifiutare la possibilità di un viaggio in America. Di tutto il dossier raccolto su Silone - le cui opere hanno scolpito la realtà povera e fiera del dopoguerra nella montagna abruzzese - si interessò perso- nalmente il Segretario di Stato Foster Dulles. La vicenda dà un'idea delle difficoltà che si incontravano, in quegli anni, a intrattenere rapporti politici normali fra gli Stati Uniti e l'opposizione interna italiana. La rivista «Noi», che sarà in edicola in questi giorni, contiene un ampio servizio corredato da fotografie. [Agi] Ignazio Silone (a sinistra) fu tra i fondatori del pei Lo scrittore non andò negli Usa perché le sue domande furono respinte da Ronald Reagan

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