Fra pizzette e dentiere il corpo nell'urna

Fra pizzette e dentiere il corpo nell'urna IL PALAZZO Fra pizzette e dentiere il corpo nell'urna carne e ossa. E pancia, capelli, trigliceridi, statura. Craxi snellito sui manifesti, Forlani sorpreso a darsi un colpo di pettine prima del comizio. «Ogni campagna sospira la socialista Cappiello - prendo dieci chili». Teodoro Bontempo, msi, gioca sul fatto che è basso: «Piccolo grande uomo». Fosse il corpo - il corpo dei politici di solito così rimosso - uno dei protagonisti della sarabanda elettorale? Le mani di Alessandra Mussolini afferrate e baciate nei vicoli di Napoli. L'addome di Cariglia, senza giacca, fasciato dai fili della macchina della verità. La mole del professor Vurachi, prc, che si fa sollevare per aria e poi legare con il nastro adesivo. Campagna elettorale, regime speciale e corporale. E interviene ormai anche il «club dei brutti» a chiedere il voto per politici antiestetici, il fisiologo Piergiorgio Strata a consigliare agli aspiranti «cibi ricchi di ma.jjgnesio», il dentista Giordano Restelli a confessare che «non si ha l'idea di quante bocche di candidati, parenti - e affini ho dovuto sistemare». Qualcosa che va al di là della scontatissima strategia dell'immagine, un inconsapevole sovrappiù di fisico, di carnale. Come se il corpo a corpo per le preferenze, l'eccesso di volti politici per strada, il corto circuito della propaganda in tv immettessero - e solo per qualche giorno - la politica in una specie di zona franca, inesplorata. In una dimensione che, significativamente, permette a Cuore di intitolare «Il mio culo per un voto» una rubrica sull'horror elettorale. E così, con il ditone alzato, «noi saremo i forungoli di Craxi e Forlani» promette da un'emittente privata il candidato Pettino, Lega. «Quel bimbo sul manifesto sono io a un anno - assicura il liberale Pepe -. Guardate la bavetta, guardate il dentino...». Rotti gli argini del buongusto (e un po' anche del pudore), la politica finisce per avventurarsi sul terreno di desideri e bisogni primordiali. Si sposa con il ventre, con il cibo. E qui, fior da fiore, si segnalano la mega-torta a forma di scudo crociato assemblata e offerta a 400 giovani dall'onorevole Cursi. L'invito socialdemocratico per la festa della donna: «Pasticcini, pizzette, panini e altre leccornie. Funziona un grande bar. C'è posto per tutti». O la prosa con cui l'associazione dei ristoratori di Brescia fa notare, «a puro titolo d'informazione», che l'onorevole Rosini, de, «dopo aver difeso "lo spiedo" quale piatto tipico della gastronomia lombardo-veneta, è stajo. insignito dell'iMiorificenza di "Cavaliere della tro^a" per aver propugnato una legislazione in favore defpescé d'acquadolce»,Vccetera. Pietanze, dentisti, abbuffate, foruncoli. Corpo e voti, voti e oggetti per il corpo. Gli elettori analfabeti dell'onorevole Sanza, de, con un normografo-braccialetto al polso. I giovani del psi che invitano in discoteca e mettono in busta un preservativo. Poteva mancare, il sesso? Figurarsi. Mentre si fa sentire una sindrome da impotenza sessuale la Lega delle leghe inserisce nel programma «il riesame della posizione di chi, nella pubblica amministrazione, è stato assunto per meriti sessuali, cioè per l'interessamento di qualche anziano, voglioso dirigente». Il socialista Pennisi si fa fare l'oroscopo e, del candidato, il mago Alex non trascura la «sensualità pienamente efficiente che si esprime con molta disinvoltura». Anche se il soggetto presenta un'«eccessiva sudorazione». Filippo Ceccarelli Bill Wtt

Luoghi citati: Brescia, Napoli