Dawkins a Torino, la prima volta da nemico
Dawkins a Torino, la prima volta da nemico BASKET «Baby Gorilla» ritorna nella città della sua rinascita, alla guida di una Philips Milano che rincorre il vertice della classifica Dawkins a Torino, la prima volta da nemico Ricorda con simpatia il passato ma avverte: obbligati a vincere MILANO. Darryl torna a casa. Robe di Kappa-Philips, che va in scena oggi al Ruffini (ore 18,30), è soprattutto il ritorno di Dawkins sul campo della sua rinascita sportiva. Venne in Italia circondato da tanta diffidenza: pur essendo stato uno dei personaggi più in vista del basket Nba era rimasto emarginato a poco più di 30 anni e non solo dal grosso giro. Un personaggio difficile, dicevano in America. Ma che Torino è riuscito a rigenerare, fino a farlo diventare di nuovo un «numero uno». Il mega-ingaggio (1 milione di dollari) della Philips lo dimostra. «Torino mi è rimasta nel cuore. Continuo ad avere tanti amici» ripete, anche se adesso è ormai perfettamente integrato nella vita milanese e, a quanto pare, anche nella squadra. Alla vigilia della sua «prima volta» da avversario al Ruffini, Dawkins sta vivendo il suo miglior momento stagionale. Dopo un au¬ tunno balordo, non privo di incomprensioni tecniche all'interno stesso della squadra, dopo una prima metà dell'inverno giocata ancora in sordina, «baby gorilla» ha sentito profumo di partite che contano. «Giocando insieme ci si capisce sempre meglio. I miei compagni sanno adesso quando devono darmi la palla e quando no» è la sua semplice constatazione. Grazie alla crescita di Dawkins, la Philips è riuscita ad ottenere il primo traguardo della stagione: la partecipazione alla Final Four del Campionato europeo a Istanbul. Salutato da altri come un successo, è stato invece accolto da Dawkins come una tappa: «Due ancora» disse a Barcellona, indicando le vittorie che mancano alla conquista del titolo. Ma Istanbul appartiene al futuro relativamente lontano. Oggi la Philips - quarta in classifica, dopo la vittoria a tavolino della Knorr sulla Filanto - cerca il miglior piazzamento nella griglia dei play-off: il primo posto è da escludere, il terzo è più probabile. «Però a Torino dobbiamo vincere - dice Mike D'Antoni -, non sarà facile. Vincendo con Kappa e Glaxo, giovedì al Forum, per noi possono venire buone notizie...». Con quale spirito Dawkins affronta i suoi ex compagni? «Con una gran voglia di vincere. In campo siamo avversari, fuori torniamo amici. Loro non hanno avuto rispetto all'andata quando vennero a vincere a Milano» sogghigna il gigante. La Philips ha trascorso una vigilia decisamente inconsueta: D'Antoni e i giocatori hanno dedicato il pomeriggio cucinando e servendo in un McDonald's. L'iniziativa aveva scopo benefico: l'incasso della giornata era destinato alla Associazione per il bambino in ospedale. Un successone. Gabriele Tacchini Per Darryl Dawkins un tuffo nel passato contro la Kappa a Torino
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