Parma, primo passo verso il titolo di Giorgio Barberis

Parma, primo passo verso il titolo In tre set la Maxicono supera in casa il Messaggero, domani si replica a Ravenna Parma, primo passo verso il titolo Le arbitralifan saltare t nervi a PARMA DAL NOSTRO INVIATO Il primo passo verso il 47° scudetto della pallavolo lo compie la Maxicono, battendo il Messaggero dopo quasi due ore di nervosissima battaglia (16-14, 15-11, 16-14 iparziali), coniravennati mai domi e vicinissimi, nel terzo set a realizzare una clamorosa rimonta che avrebbe anche potuto riaprire la partita. Il merito di Parma è stato soprattutto quello di non perdere la testa nei momenti di maggior tensione: sotto rete i giocatori si sono scambiati a lungo apprezzamenti ben poco gratificanti, e nella bagarre chi ha mostrato maggiore fragilità nervosa è stata Ravenna, che probabilmente risentiva a livello psicologico del durissimo match di 48 ore prima a Treviso, grazie al quale si era qualificata per la finale. A Vullo, il vero avversario di Parma con i suoi cinque scudetti vinti finora (uno a Torino, tre a Modena e uno a Ravenna), sono saltati i nervi nel secondo set quando il primo arbitro Trapa¬ nese gli ha fischiato un palleggio irregolare, subito dopo averne punito un altro di Timmons. E i dirigenti della squadra campione d'Italia non hanno certo contribuito a calmare gli animi, mostrandosi a loro volta particolarmente intolleranti, con scene anche di poco gusto nella fase del cambio campo tra seconda e terza frazione. Chiaro che i giocatori finiscano per risentire di un esempio discutibile. In favore di Vullo (che in quello stesso momento nello spogliatoio consumava ulteriormente la propria tensione nervosa mandando con una bottiglia una finestra in frantumi) ha comunque spezzato una lancia il et azzurro Velasco, con parole che ricadono come macigni sulle teste dei due direttori di gara, Trapanese e Picchi: «Gli arbitri hanno quasi provocato Fabio, creando i presupposti perché 0 pubblico poi lo prendesse di mira. Quel fischiare una sua giocata regolarissima come per ribadire il loro potere assoluto, lo ha mandato al linciaggio. Con questo non giustifico i giocatori che si bec¬ cano fra loro, anche se può capitare. Ma occorre non esagerare, perché altrimenti si perde solo il filo tattico della partita». La prima sfida per lo scudetto, davanti a 5200 paganti (per un incasso superiore ai 103 milioni), è proceduta su binari di grande equilibrio, con la Maxicono inizialmente sostenuta da un fantastico Dal Zotto (poi calato alla distanza), vero folletto al quale il muro del Messaggero non riusciva a prendere le misure. Punto a punto si è arrivati al primo set-ball per i padroni di casa sul 14-13, e dopo il pareggio di Vullo e il nuovo vantaggio segnato da Bracci, solo al quinto tentativo Parma è riuscita a chiudere con un muro di Blangé su Kiraly, autore di una prestazione abbastanza opoca che trova giustificazione in una telefonata dagli States arrivatagli poco prima dell'inizio con la quale gli veniva annunciato che la moglie era appena entrata in clinica per partorire. In equilibrio, fino all'I 1-10 per il Messaggero, anche la seconda frazione. Poi l'episodio contestato del palleggio fischiato a Vullo, con la Maxicono che s'involava verso il 15-11. Sulle ali di questo parziale, Parma iniziava alla grande il terzo set: 3-0,5-1,11-2. Ricci richiamava per un giro Vullo in panchina in modo che riordinasse le idee e inseriva il giovane Sartoretti al posto di un Timmons non particolarmente incisivo. E iniziava l'esaltante rimonta dei ravennati che, annullato un match-ball agli avversari sul 12-14, pareggiavano. La Maxicono, visibilmente scossa, veniva tenuta in partita da un grande Blangé e trovava con Dal Zotto e Carlao le due palle che le consentivano di chiudere la partita. Domani si replica a Ravenna e c'è da augurarsi che si plachino gli animi. La Maxicono è in vantaggio, ma'l'impressione è che, a differenza dello scorso anno quando per risolvere la sfida bastarono al Messaggero tre soli match, quest'anno si andrà per le lunghe. Giorgio Barberis