«Il duce era femminista» Insorgono le donne dc
«Il duce era femminista» Insorgono le donne dc Silvia Costa replica ad Alessandra Mussolini «Il duce era femminista» Insorgono le donne dc ROMA. «Nonno Benito non avrebbe mai tollerato una donna in politica». Alessandra Mussolini, nipote del duce e candidata msi, se lo sente ripetere ad ogni incontro elettorale. Così, ieri, dalle pagine del Secolo d'Italia, ha voluto «spiegare il suo punto di vista» su «quando le donne smisero di essere solo casalinghe», sollevando sarcastiche reazioni nelle file de, prima ancora che tra le femministe. «Proprio nel Ventennio le donne ebbero le prime occasioni per uscire di casa - sostiene la Mussolini - e i benpensanti inorridirono alle prime uscite delle don¬ ne nelle sfilate, in divisa, assieme ai maschi; quando le videro partecipare ai saggi ginnici, alle manifestazioni sportive... Mio nonno, anche sotto questo aspetto, era un progressista». «Veramente, del Ventennio, ricordo ben altre cose, per averle studiate sui banchi di scuola, come lei - replica Silvia Costa, deputata de -. Prima della marcia su Roma, le donne avevano il diritto di voto nei Comuni; poi, col podestà, hanno perso anche questo. Lo Stato liberale prefascista aveva discusso a lungo se dare o no il voto alle donne; nel ' 18, Sturzo lo aveva proposto co¬ me uno dei punti di forza del programma dei cattolici. Ma, quando si stava finalmente per dare alle donne piena libertà di espressione, il famoso Ventennio ha levato il diritto di voto a uomini e dorme, lasciando a queste ultime la "Jibertà" di vestirsi da "piccole italiane"». Nel suo articolo, Alessandra Mussolini accusa anche la de di «aver distrutto la famiglia». «Non mi sembra che i missini abbiano brillato per le loro iniziative parlamentari - risponde Silvia Costa -. La proposta di legge più organica del msi sulla famiglia arriva a rimorchio di quella democristiana. La Mussolini non lo sa?». [m. tor.] Alessandra Mussolini Silvia Costa, deputata de (foto sopra)
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