Preso con la mazzetta tenta il suicidio a Pavia di Amedeo Lugaro
Preso con la mazzetta tenta il suicidio a Pavia Dirigente pidiessino del Policlinico Preso con la mazzetta tenta il suicidio a Pavia Era stato arrestato insieme a un de Occhetto e Forlani: sono pecore nere PAVIA. La storia di bustarelle del Policlinico di Pavia ha rischiato di fare la sua prima vittima: Giuseppe Inzaghi, 48 anni, del pds, sconvolto dal blitz della guardia di finanza e dalla perquisizione della sua abitazione, ha tentato di gettarsi dal balcone. Accompagnato poi in carcere si è chiuso nel più assoluto mutismo rifiutando persino il cibo. Insieme a Inzaghi è stato arrestato anche un altro amministratore del policlinico San Matteo di Pavia, il democristiano Giuseppe Girani, 54 anni. A incastrare i due politici è stata una mazzetta di trenta milioni, acconto di una ben più robusta prebenda di 300 milioni, relativa alla concessione dell'appalto della nuova Ematologia (un affare di 15 miliardi). Altro arresto è stato quello dell'impiegato Mario Andreoni dell'Ivces, l'impresa di costruzioni di Vigevano, che ha passato la somma. Ora il sostituto procuratore della Repubblica di Pavia Vincenzo Calia sta esaminando la montagna di documenti sequestrati negli uffici dei due amministratori: carte a quanto pare molto interessanti che potrebbero portare a nuovi e più clamorosi sviluppi. Oggi i due amministratori arrestati saranno nuovamente interrogati. Il magistrato ha interrogato per molte ore anche il direttore generale amministrativo del Policlinico, Piergiorgio Villani, nei suoi confronti comunque non è stato emesso fino a questo momento nessun ordine di custodia cautelare. L'operazione della guardia di finanza, concordata con estrema discrezione dal magistrato, aveva preso il via un paio di mesi fa. Qualcuno aveva fatto sapere di stare «attenti a quei due» e così le fiamme gialle avevano messo sotto controllo i telefoni dei due amministratori e sistemato delle «cimici» nei rispettivi uffici. In questo modo è stato facile sorprenderli con la mazzetta. L'arresto dei due ha messo in crisi l'amministrazione del Policlinico di Pavia che ora non ha più la maggioranza e quindi non può più deliberare rischiando il commissariamento. Giuseppe Girani è stato sospeso in forma cautelare dal partito, mentre Giuseppe Inzaghi è stato espulso dal pds. I due sono accusati di corruzione. I legali degli arrestati, l'avvocato Bajno di Pavia e l'avvocato Betassa di Vigevano, non rilasciano dichiarazioni. Alla vicenda ha fatto cenno anche Arnaldo Forlani, parlando a Milano ad una manifestazione elettorale: «Tra migliaia di amministratori che operano con assoluta correttezza - ha detto Forlani - ogni tanto c'è una pecora nera. L'importante è che il sistema reagisca, e chi commette degli errori incorra nelle giuste sanzioni. Per quanto riguarda la de l'espulsione dal partito è in questi casi automatica». Il segretario nazionale del pds, Achille Occhetto, in un' intervista a Radio Popolare, ha affermato di essere «rimasto agghiacciato intimamente». «La nostra regola - ha proseguito - è di essere, come siamo sempre stati, la più grande lega degli onesti in tutta Italia, purtroppo ci sono le eccezioni. Cose di questo genere in un partito democratico potrebbero ripetersi singolarmente, quando non c'è una rete di sistemi di favori. Questo è il caso del pds. Chiunque può impazzire o diventare un ladro senza che gli altri se ne accorgano». Amedeo Lugaro
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