Recluta ammazza otto commilitoni in Siberia

Recluta ammazza otto commilitoni in Siberia RUSSIE Fugge con un arsenale Recluta ammazza otto commilitoni in Siberia MOSCA. Ennesima strage in una caserma dell'ex Unione Sovietica: una recluta di vent'anni ha ucciso otto commilitoni e ne ha feriti gravemente due in una caserma sulle rive del Lago Baikal, nella Siberia meridionale, al confine con la Mongolia. Lo ha annunciato l'agenzia Itar-Tass, precisando che l'autore del massacro, Viaceslav Menshikov, di Irkutsk, è entrato nella sede del corpo di guardia, dove riposavano alcune sentinelle, e ha sparato a bruciapelo con l'arma d'ordinanza contro le vittime. Poi è fuggito dopo aver sottratto un fucile automatico, una pistola e 660 cartucce. Si teme che il militare intenda compiere un'altra strage: il comando locale delle forze della Csi ha lanciato una gigantesca caccia all'uomo nella regione. Secondo la Itar-Tass non si conoscono i motivi del gesto del folle. [Ansa-Adnkronos]

Persone citate: Menshikov

Luoghi citati: Mongolia, Siberia, Unione Sovietica