Napolitano di G. San.

Napolitano Napolitano «Spesa pubblica oltre il tetto» «I partiti di governo cercano di eludere qualsiasi discussione. Tengono nascoste le loro previsioni sbagliate sulla finanza pubblica, ma la spesa ha già sfondato il tetto previsto appena tre mesi fa». L'ha detto, ieri al caffè Piatti, Giorgio Napolitano, leader dell'area riformista del pds, a Torino per sostenere le candidature «riformiste» di Carpanini alla Camera e di Gianotti al Senato. Il ministro del governo ombra del pds ha chiesto un voto per l'alternativa ed ha puntato l'indice accusatore su un governo che «sta portando il Paese nel baratro». Carpanini, analizzando i risvolti economici ed occupazionali torinesi della situazione nazionale, ha promesso: «Ci impegneremo affinché sotto la Mole avvenga quel rilancio impossibile senza alternativa. Un'alternativa che si potrà creare solo votando pds». Nel pomeriggio, alla libreraia Campus, Napolitano, con Migone, Salvadori e Gorlier, ha presentato il suo libro: «Europa ed America dopo l'89». Un brindisi per il liberale Valerio Zanone (in corsa per la Camera) - ospite Enrico Salza - al caffè Baratti con il mondo dell'industria e della cultura. Erano presenti: l'amministratore delegato della Fiat, Cesare Romiti, il responsabile delle Relazioni esterne, Cesare Annibaldi, il presidente dell'Unione Industriale Rambaudi, della Camera di Commercio Pichetto, del Collegio costruttori Rosso, dei giovani industriali Barbesino, l'avvocato Chiusano, Accornero, il rettore dell'Università Dianzani, l'indologo Botto e l'egittologo Curto. Dibattito trasversale nella sede del Movimento popolare per i referendum di Mario Segni. Faccia a faccia tra Sergio Gaiotti (de) e Massimo Negarville (pds). Unici punti d'accordo: la necessità di riformare profondamente le istituzioni e un «no» netto al «contratto» consociativo per un «governissimo» de, psi, pds. «Sarà necessaria una fase costituente», ha detto Negarville. «Dopo il voto l'Italia avrà bisogno di un governo stabile» ha risposto Gaiotti. Quanto durerà la prossima legislatura? Per Negarville, due anni; per Gaiotti cinque. Di referendum hanno parlato anche Sartoris (candidato alla Camera) e Morra (Senato, Torino Aeritalia) al cinema Eliseo Grande. «Serviranno - ha detto Sartoris - per sollecitare il necessario rinnovamento del Paese. Tra le questioni da rivedere non ci sono solo i problemi istituzionali, ma anche quelli fiscali», [g. san.]

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