Il mini va forte

Il mini va forte MOTO Nate come giocattoli, usate per spostarsi nei circuiti, ora giacciono sempre di più Il mini va forte E' in arrivo la Dream Bike 910, un micro mostro di un metro con sofisticate soluzioni tecniche E' possibile cavalcare una moto lunga meno di 1 metro? Evidentemente si e deve essere anche molto divertente se le cosiddette «mini-molo» stanno conoscendo una notev sle popolarità, con più di tremila! esemplari venduti lo scorso anno e una previsione di crescita per il '92. Nate pel; gioco, come lo furono i kart negli Anni 60, le mini-moto erano inizialmente motorielettine dotate di motori prelevati delle I motoseghe, costruite per ragaziini che sognavano di imitare le gesta dei piloti da gran premio. Poi qualche maggiorenne trovò divertente scorrazzare per i paddock dei circuiti in equilibrio precario sulle ruote da 5 pollici di questi piccoli mostri, nacquero ! sfide notturne tra i van del circus velocità e ora si organizzano sfide tra campioni veri delle due ruote. L'ultima, in occasione Idei Motorshow di Bologna, vide al via fior di assi. Attualmente, specie sulla riviera adriatica, si vanno diffondendo piste in miniatura adatte a queste motociclettine da competizione,! ma bastano uno spiazzo asfaltato e un po' di fantasia per crearsi il proprio circuito preferito. La Polini Motori di Nembro (Bergamo), specializzata in kit di trasformazione per motori a due tempi destinati a motociclette e ciclomotori, ha presentato ora una mini-moto espressamente concepita dal pruno all'ultimo componente per questo scodo. | Denominata «Dream Bike 910», segna un passaggio importante nella piccola storia delle mini-moto, per i concetti innovativi, presi a piene mani da quelli applicati nelle moto da competizione «vere» ed è anche la prima motocicletta completa, seppure in miniatura, realizzata dalla Polini. Il motore due tempi, di 39,7 ce, è stato realizzato ex novo e ha una potenza di 4.2 Cv a 11.250 giri/minuto. Dotato di ammissione lamellare, è sofisticato al punto da avere il raffreddamento a liquido, con circolazione forzata dell'acqua comandata da cinghia. I carter motore sono pressofusi, una operazione che sottintende grandi capitali di industria- di à. Il tanna a carmm di un lizzazione e una previsione produzione di notevole entità cilindro ha quattro luci e cromata,1 con alimentazióne miscela polverizzata in curatore1 Dell'Orto da 14 diametro. La trasmissione avviene tramite cinghia dentata, più semplice e leggera della catena, con frizione centrifuga. Ovviamente non esiste un cambio, anche perché il pilota, appollaiato a gambe divaricate (l'altezza della sella da terra è di soli 38 icentimetri!) avrebbe grosse difficoltà a manovrarlo. Il «Dream-bike» di Polini un raffinato telaio a ha trave, in léga di alluminio, anch'es- doppìa I so ottenuto da pressofusione. Le ruote hanno cerchi in lega leggera da 5 pollici con pneumatici, appositamente realizzati, da 3.00 x 5". La carenatura, in resina termoplastica, è saggiamente a prova di urto, perché le difficoltà per i «grandi» nel maneggiare le mini-moto portano sovente a qualche capitombolo, che si risolve senza danni per la minima altezza da cui si cade. Il prezzo è di 1.480.000 lire (più Iva) per il modello dotato del solo freno a disco posteriore. Aumenta di 110.000 lire se si opta per l'impianto frenante completo. Fabio Fazi La Dream Bike 910 ha un motore due tempi di 39,7 ce con 4,2 Cv di potenza

Persone citate: Dream, Fabio Fazi

Luoghi citati: Bergamo, Bologna, Nembro