Capello si perde Van Basten e Savicevic
Capello si perde Van Basten e Savicevic AD AMSTERDAM WM. Brillante ma sfortunata la Jugoslavia, battuta 2-0 nell'amichevole con l'Olanda campione d'Europa Capello si perde Van Basten e Savicevic Forfait del milanista (in dubbio domenica), lo slavo si stira AMSTERDAM DAL NOSTRO INVIATO L'amichevole fra Olanda e Jugoslavia, disputata ieri sera allo stadio dell'Ajax e vinta per 2-0 dai campioni d'Europa, ruota attorno a un infortunio lampo, quello di Savicevic, e a tre assenze: la prima annunciata (Gullit, operato lunedì al ginocchio sinistro), la seconda misteriosa (Pancev, interista di fresca nomina, fermo a Belgrado per qualche linea di febbre), la terza inattesa. Marco Van Basten si chiama fuori a poche ore dal match. La diagnosi, ufficiale, parla di infiammazione a un tendine della caviglia sinistra. 11 buffo della faccenda è che anche i giornali olandesi lo davano in formazione. Informato il et Michels, e telefonato a Capello, il centravanti del Milan lascia il ritiro e corre a Rotterdam, da Ted Troost, il fisioterapista di fiducia. «Se continua così, brontola, non gioco neppure domenica a Roma». L'ultima partita di Van Basten risale al 15 marzo. Da quel giorno, fine della trasmissione: allenamenti panoramici, niente passerella a Marsiglia. E sempre per quei maledetti problemi alla caviglia, affiorati da un mesetto, cui non sarebbero estranee le infide gobbe di San Siro. Fatale, martedì ad Amsterdam, la rifinitura pre-Jugoslavia. Lì per li, nulla da segnalare: al mattino, invece, anche troppo. Non ci sentiamo di escludere che, sotto sotto, ci sia lo zampino del Milan, impegnato a preservare il suo cannoniere dopo il ko di Gullit e gli acciacchi lamentati da Albertini e Maldini. Ma attenzione: come se tutto ciò non bastasse, ecco che al 17' un altro milanista, Dejan Savicevic - il più atteso - cade vittima dell'ennesimo sortilegio: uno stiramento alla coscia sinistra lo costringe a cedere il posto a Mijatovic. Mercoledì c'è Stella Rossa-Samp, i margini di recupero sono esigui. E così a Fabio Capello, in tribuna, non resta che consolarsi con il fervore operativo di Rijkaard, protagonista per 67' e poi rilevato da Winter, e con il modico lampeggiare del veronese Stojkovic, in campo per un tempo. Vai a sapere dove stavano nascosti i gufi: e, soprattutto, da chi, e per che cosa, erano stati assoldati. Non ricordiamo un simile concentrato di jella. Savicevic, lui aveva cominciato alla sua maniera: piccoli passi, tocchi felpati, ma anche un tunnel da parte di Van't Schip. Un gattone sul sofà, lontano dai tizzoni ardenti del caminetto: pronto, però, a graffi smaglianti. Introdotta all'8' da un gol di testa siglato da Kieft e annullato per eccesso di zelo da un guardalinee - spinta o fuorigioco ? boh - la partita risulta equilibrata e, a tratti, piacevole. La Jugoslavia, pimpante e rognosa, sciupa grosse occasioni in contropiede con Bazdarevic, Brnovic, Kodro, due volte, e Jugovic. Applaudite, fra i campioni d'Europa, alcune sgroppate dell'esordiente Van Vossen e un paio di cannonate di Wouters e R. Koeman, sventate brillantemente da Omerovic. Un'orchestra improvvisata crea simpatiche alternative al tifo ruspante degli 8 mila spettatori. L'Olanda fa poco pressing e molta confusione. I fratelli Witschge si perdono nel mucchio. Van Aerle rimpiazza Rambo Koeman. Per un'ora, gli jugoslavi confermano di essere una squadra tosta anche così, senza la ditta Pancev e Savicevic, e senza quel cavallone di Mihajlovic e i croati (Boban, Jarni, Prosinecki, Suker). I salvataggi di Menzo - almeno quattro, due dei quali decisamente super, su Brnovic e Kodro - negano loro un più che meritato gol. Gol che, viceversa, raccolgono sin troppo generosamente gli olandesi al 62' e al 68' : nel primo caso, su punizione di Van't Schip e incornata del solito Kieft; nel secondo, con una bordata di Wouters, servito al limite dell'area da Van Vossen. Per quanto amichevole, il risultato non rende giustizia all'intreccio della sfida. Ma anche questo fatto, la Jugoslavia che sbraca sul più bello, non fa più notizia. Roberto Beccsntini
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Non si mangia il gelato in boutique
- Gli Stati Uniti sapevano del golpe in Guatemala ?
- Un nuovo premio
- Totti nemmeno convocato, Bobo Ú in dubbio
- Via gli osservatori Cee Ora la Bosnia esplode
- Trap: «Totti? Spero in un miracolo»
- Una giornata di tensione
- Due ex-condannati banchettano a Sanremo
- Mujib Rahman in trionfo a Dacca "Nessun legame con il Pakistan,,
- Grazie Juve, grazie Brady
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Tre domande a Capanna
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Ticino, la minaccia è svizzera
- un po'di fantascienza
- Internet, istruzioni per l'uso
- Barlassina resterà ancora tre anni «II tempo per scalare la serie B»
- Matrimonio in chiesa per una leader torinese dei transessuali
- Tre colpi contro la moglie
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy