Per gli azzurrini c'è un posto ai Giochi
Per gli azzurrini c'è un posto ai Giochi UNDER 21 Maldini porta la squadra alle semifinali europee e a Barcellona, poi lascerà la panchina a lardelli Per gli azzurrini c'è un posto ai Giochi Gol diLuzardi e Bertarelli, la Cecoslovacchia va ancora ko PADOVA DAL NOSTRO INVIATO Puntuale la legge dell'Appiani per il calcio azzurro: ancora una volta lo stadio caro a Nereo Rocco ha festeggiato una vittoria italiana, doppiamente importante perché qualifica la squadra di Maldini ai Giochi di Barcellona. Anche se all'inizio pochi credevano in una formazione costruita con gli scarti di squadre di A e B. Ora il giudizio è cambiato, l'ha dimostrato Matarrese ieri nel ritiro con parole rivolte agli under 21: «Io sono come un vostro secondo padre. Se una volta ho minacciato di prendervi a schiaffi era perché vi voglio bene. Quando occorre, bisogna essere severi. Ho dovuto farlo anche con Vialli e sapete quanto mi sia costato. Vedo fra voi Peruzzi e sono felice per lui, ha saputo uscire da una fase amara della sua carriera». Dopodiché si è fatto accompagnare da Maldini all'aeroporto, gli ha promesso due mesi di contratto extra per le Olimpiadi facendo capire che a questo punto sarà "lardelli il suo erede. La carica di Matarrese ha fatto bene ai ragazzi, a cominciare da Albertini per finii e a Sordo. Anche se il gioco non è stato bello come a Trnava, l'Italia ha confermato la netta superiorità sulla Cecoslovacchia, smarrita sotto i colpi degli azzurrini. E il gol di Luzardi ha dato una svolta alla gara, facendo capire agli azzurrini che il peggio era passato. Come ha confermato Maldini nello spogliatoio a fine gara: «Effettivamente - ha detto - la squadra all'inizio era bloccata, preoccupata. Il gol l'ha galvanizzata, c'è stato un crescendo incredibile a conferma della maturità dei ragazzi. Intanto godiamoci la qualificazione per Barcellona, poi penseremo alle semifinali». Elementi come Corini e Melli, assenti di lusso, sono troppo importanti per questa Italia, si è avuta conferma anche ieri, tanto più che c'è voluto un difensore per rompere l'equilibrio visto che le due punte, Buso e Bertarelli, venivano affrontate con molta decisione dai difensori avversari, spesso con scorrettezze. Corini e Melli permettono alternative di gioco non realizzabili con il peso piuma Bertarelli, anche se questi ha avuto l'onore di firmare un gol. In realtà nel tabellino dovrebbe figurare il nome di Sordo, che ha fatto praticamente tutto in occasione della seconda rete: ha rubato il pallone a Novotny, ha dribblato un paio di avversari, ha saltato il portiere ed aperto a destra per Bertarelli. Alla punta dell'Ancona è bastato toccare il pallone per scrivere la parola fine dell'avventura con i ceki. Certo, Albertini da solo, senza la concorrenza di Corini, ha fatto quello che voleva: ora il regi¬ sta, ora l'incontrista ed ha raccolto caldi applausi dal suo ex pubblico. Ma nella manovra azzurra si sentiva la mancanza di un punto di riferimento. Il gioco era improvvisato, ogni singolo si sentiva autorizzato a portare la palla, veniva insomma a mancare l'organizzazione. Cosicché per oltre mezz'ora i ceki hanno controllato il gioco a centrocampo, mentre in difesa Bonomi e Favalli stentavano a tenere i loro avversari, al contrario di un ottimo Dino Baggio subito a suo agio contro il deludente Dubovsky e poi contro Majoros. Ottimo Luzardi, meno sicuro Verga. Lavoravano tantissimo sia Sordo che Marcolin. Sordo si è addirittura reso protagonista di spunti irresistibili, non solo in occasione della rete bis. Mancava solamente il gol per convincere l'Italia che Barcellona era davvero dietro l'angolo. Albertini ci credeva come ha dimostrato al 38' quando su puni- zione ha costretto Juracka ad una grande deviazione in angolo. Sul corner dello stesso Albertini, Luzardi ha superato tutti di testa e messo dentro il pallone, deviato dal portiere in extremis. Poi lo spunto pregevole di Sordo, il gol di Bertarelli e all'Appiani cominciava una gran festa sotto i tanti, meritati applausi per Maldini e i suoi bravissimi ragazzi. Giorgio Gandotfì ITALIA ANTONIOU sv BONOMI 6,5 FAVALU 6,5 D. BAGGIO 7 LUZARDI 7 VERGA 6.5 SORDO 7 (84' ORLANDO) sv ALBERTINI 7.5 BUSO 7 MARCO LIN 6.5 BERTARELU 6.5 (62* MUZZI) 6 All.: MALOINI 7 2 CECOSLOV. JURACKA 6 KOTULEK 5,5 HORNAK 5 PRAZENICA 5,5 NOVOTNY 6 NOVAK 5,5 LATAL 6,5 (32' OBSITNIK) 6 PENICKA 6 DUBOVSKY 5 (57' MAJOROS) 5,5 NECAS 6,5 RUSNAK 6,5 AIL: KOPECKY 5,5 0 Arbitro: Reti: 39' Luzardi, 42' Bertarelli. Ammoniti: 26' Buso, 29' Rusnak, 52' Marcolin, 90' Novotny. Spettatori: 12.562. Paganti 5000, incasso L. 76.949.000.
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Altre scosse di terremoto in Riviera La folla fugge dallo stadio di Savona
- Il Giro secondo Dezan
- Scendevano ad Alba da tutta la Langa per trovare la profumiera «squillo»
- Il Concilio cancella dopo 20 secoli le assurde accuse contro gli ebrei
- L'assicurazione contro tutte le malattie degli operai
- Le fucilazioni ordinate per rappresaglia antinazista
- Una vicenda allucinante scoperta in un istituto di Cortina
- Mosca e le "sorprese baltiche,,
- Le accuse contro Giuseppe Faletto al vaglio delle perizie balistiche
- Quattro anni alla profumiera di Alba che aveva organizzato una "casa squillo,,
- Le fucilazioni ordinate per rappresaglia antinazista
- Altre scosse di terremoto in Riviera La folla fugge dallo stadio di Savona
- All'esordiente alto due metri Ú piaciuto il gioco di Rivera
- Il Giro secondo Dezan
- Uccise per rapina l'amico e gettò il corpo in un tombino
- LA GUERRA e gli anglosassoni
- Niente lesioni sul cadavere del paziente
- L'incredibile e drammatica vicenda
- Scendevano ad Alba da tutta la Langa per trovare la profumiera «squillo»
- Schliemann genio bugiardo
- « Non siamo tutelati dallo Stato »
- Strage della funivia, scontro fra Italia e Usa
- Pippo Baudo: torno al mio primo umore
- Le fucilazioni ordinate per rappresaglia antinazista
- Un sessantenne uccide l'amante: «Mi tradiva»
- Altre scosse di terremoto in Riviera La folla fugge dallo stadio di Savona
- Il ritorno del Duce a Roma
- Bettega con la 131 polemiche a Biella
- Vincenzo Timpano, 24 anni (la prima vittimale l'indecifrabile figura di Lo Presti
- La Figc sta già indagando sulle accuse di Auriemma
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy