De Michelis fa il decisionista

De Michelis fa il decisionista De Michelis fa il decisionista «Darepiù potere all'esecutivo e togliere spazio alle Camere» ROMA. Gianni De Michelis ha un'idea per risanare la finanza pubblica: togliere al Parlamento il potere di aumentare le spese fissate dal governo. «La prima riforma che proporrò dopo le elezioni - ha annunciato il ministro - sarà di modificare i regolamenti che governano l'approvazione del bilancio dello Stato». De Michelis non è voluto entrare nei particolari, ma si è detto sicuro che basterebbe «una sola nottata» per far approvare questa riforma costituzionale «piccola piccola». E che da sola permetterebbe di percorrere «il 90% della strada che ci separa da Maastricht». Un cammino «certamente ora più difficile», come ha ricordato da Bruxelles il commissario Cee Henning Christophersen, il quale ha però anche precisato che «non è il caso di perdere la testa». Negli altri Paesi europei - ha ricordato De Michelis - «il bilancio è prerogativa dell'esecutivo» e il Parlamento non può aumentare le spese o fissare i tempi del dibattito. «Siamo l'unico Paese in Europa che approva i bilanci dello Stato in ima fiera di mercato che dura quattro mesi». De Michelis, che ha avanzato la proposta a titolo personale, è sicuro che i socialisti e buona parte dei de lo appoggeranno. Nell'entourage del ministro si dice che De Michelis andrebbe volentieri al Tesoro nella prossima legislatura, proprio per gestire il processo di risanamento in vista di Maastricht, [a. d. r.] Il ministro degli Esteri Gianni De Michelis

Persone citate: De Michelis, Gianni De Michelis, Henning Christophersen

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Maastricht, Roma