La mafia salda i conti Ucciso un boss col figlio

La mafia salda i conti Ucciso un boss col figlio Palermo, la vittima, amica di Michele Greco, assolta al maxiprqcesso La mafia salda i conti Ucciso un boss col figlio PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Assolto al primo maxiprocesso anche in Cassazione, ma indicato dal pentito Salvatore Contorno come mafioso della borgata agrumaria Ciaculli (quella del boss Michele Greco), Pietro Cusimano, di settantotto anni, è stato assassinato con il figlio Giacomo, un impiegato postale incensurato di quarantun anni. Almeno due i killer che hanno agito ieri mattina, poco dopo le sette, in via Conte Federico, davanti al cancello di un'azienda per la trasformazione degli agrumi che è una delle caselle dell'impero economico dei Greco, oggi in larga parte sequestrato in forza alla legge anti-mafia. L'impresa ha sospeso da tempo l'attività. E' stata un'esecuzione feroce per un nuovo delitto di mafia a Palermo, undici giorni dopo l'omicidio di Salvo Lima, sei giorni dopo l'arrivo in città di Cossiga e a poche ore dalla venuta di Andreotti, giunto nel pomeriggio. I boss hanno lanciato un altro segnale: lo sbarco di 500 poliziotti e carabinieri destinati come rinforzo a Palermo non è tale da distogliere la mafia che, come se nulla fosse, pensa di continuare a dare l'impressione di non temere niente e nessuno. Per allungare la lista degli imputati del primo maxiprocesso assassinati (oltre una ventina senza contare le dieci vittime della lupara bianca), i killer non hanno dovuto sten¬ tare. Hanno seguito i Cusimano in fondo a via Conte Federico, nel cuore della fascia verde degli agrumeti tra il rione Brancaccio e la borgata Ciaculli, a poca distanza da corso dei Mille, il dominio dei Vernengo, e a pochi metri da una strettoia li hanno superati con la loro automobile o con una grossa motocicletta. La «Fiat Uno» guidata da Giacomo Cusimano, che stava accompagnando l'anziano padre nel loro agrumeto dove questi si sarebbe fermato sino all'ora di pranzo, è stata investita da una pioggia di pallettoni a lupara che hanno avuto un effetto micidiale. Pietro Cusimano è stato fulminato da un grosso proiettile che gli è entrato in fronte tra gli occhi. Il figlio killer si è catapultato dall'auto e, forse già gravemente ferito, ha tentato un'impossibile fuga. E' stato inseguito e finito con un colpo di fucile in testa. E' stato il conducente di un autobus dell'Amat, l'azienda municipale dei trasporti, a far dare l'allarme alla polizia. Giunto in via Conte Federico, non era riuscito a transitare perché la strada era in parte ostruita dalla «Fiat Uno» con il cadavere del presunto mafioso riverso sul sedile del lato guida e a pochi passi dal corpo di Giacomo Cusimano. Il sostituto procuratore della Repubblica Maria Vittoria Randazzo ha disposto l'autopsia e ha ordinato immediate battute in tutta la zona. Numerose le perquisizioni e più di venti i pregiudicati dei quali gli investigatori della squadra mobile in giornata hanno controllato gli alibi. Pietro Cusimano, che era riuscito a dimostrare di non essere un boss implicato nel traffico degli stupefacenti, in passato era stato bidello comunale e quindi titolare di un impianto per la distribuzione di carburanti oltre che proprietario e conduttore del piccolo agrumeto nel quale ieri era diretto. «Ho sempre pensato soltanto a lavorare onestamente», si era difeso davanti ai giudici che infine l'avevano sempre assolto. Ora la sua uccisione fa pensare che invece egli fosse davvero coinvolto nella mafia. Contorno rivelò che un giorno Michele Greco gli aveva presentato Pietro Cusimano indicandolo come «uomo d'onore» di Ciaculli. Sempre ieri, in provincia di Caltanissetta, un presunto mafioso, Giuseppe Lombardo, di 40 anni, è stato ferito con colpi di arma da fuoco in via Sicilia. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, a sparare contro Lombardo sarebbero state due persone armate di fucile e pistola che sono poi fuggite con un'automobile. Il pregiudicato, ferito alle gambe e al petto, è stato soccorso e trasferito nell'ospedale di Niscemi dove è stato ricoverato. Carabinieri e polizia hanno fermato alcune persone, una delle quali è sospettata di aver sparato contro Lombardo. Antonio Ravioa Per gli inquirenti potrebbe trattarsi di una prova di forza a pochi giorni dal delitto Lima Il corpo senza vita di Pietro Cusimano, ucciso ieri mattina a Palermo assieme al figlio Giacomo mentre si trovavano in macchina

Luoghi citati: Caltanissetta, Palermo