MITTERRAND DANZA SULLE ROVINE di Barbara Spinelli

MITTERRAND DANZA SULLE ROVINE DOPO IL VOTO FRANCESE MITTERRAND DANZA SULLE ROVINE PPARIGI ROVI AMO. ad immaginare lo sguardo di Mitterrand sulla Francia, il giorno dopo le amministrative di domenica. Ai suoi piedi, come nei dipinti di Monsu Desiderio, non giacciono che rovine, macerie del mondo di ieri. Non è risparmiato nessun palazzo, nessuna chiesa della vecchia città. L'aria è piena di polvere, i politici classici s'aggirano smarriti tra i ruderi. E' franato, il partito socialista, che Mitterrand stesso aveva resuscitato dalle ceneri, nel 7li e che esce dalle urne nuovamente incenerito, ridotto al 18,3 per cento. E' in condizioni pericolanti anche l'opposizione conservatrice: che ottiene il 33 per cento dei voti, strappa il primo posto in classifica, e tuttavia patisce un supplizio più grande ancora dei socialisti. Cosa è accaduto, infatti? E* accaduto che due nuovi venuti si sono installati sulle macerie il fronte nazionale di Le Pen, i due partiti verdi di Waechter e Lalonde - e che senza il loro appoggio nessun partito classico può più governare con maggioranze stabili. Un incubo, per i conservatori stretti nella morsa dell'estrema destra: allearsi con Le Pen è un suicidio, respingere il suo abbraccio pure. Un boccone amaro ma pur sempre digeribile per i socialisti, assediati dai vefdi ma non minacciati da baci che assassinano. E' k prima volta che la sconfitta dei governanti non vuol dire automaticamente vittoria degli oppositori, nella Francia degli ultimi trent'anni. Di fronte a Mitterrand, giacciono anche i ruderi della Quinta Repubblica creata da De Gaulle: dei due blocchi che si fronteggiano - unione delle sinistre contro unione delle destre parlamentari • per la conquista del potere. Tutto questo contempla Mitterrand, dagli spalti dell'Eliseo, e non è detto che malinconia ló assalga, o senso di solitudine. I castellani forse si appenano, i militanti e capi socialisti forse sono presi da tremore, alla vista d'una chiesa che sì tristemente cade su se stessa. Ma lui, il Presidente, non ha mai smesso di essere solo, di voler essere solo. Lui, pagano, alle Barbara Spinelli CONTINUA A PAGINA 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: De Gaulle, Lalonde, Le Pen, Mitterrand, Waechter

Luoghi citati: Francia