Massacrata nel bagno della stazione

Massacrata nel bagno della stazione Saluzzo, l'uomo adesso è sospettato di altri assassinii commessi in quella zona Massacrata nel bagno della stazione Fermato, il colpevole: «Stavolta mi avete preso» SALUZZO DAL NOSTRO INVIATO f Massacra a pugnalate nel gabinetto della stazione degli autobus la donna con la quale ha appena avuto un rapportò, sessuale, entra nel bar lì vicino a lancia l'allarme: «C'è una che si sente male, chiamate l'ambulanza», poi se ne va con il coltellaccio, sporco di sangue infilato sotto la giacca. Lo trovano a tarda sera i carabinieri mentre cammina lungo la statale che porta a Moretta. Si ferma, sorride e dice: «Questa volta mi avete preso». Su di lui adesso pesano inquietanti interrogativi. E' il mostro che ha ucciso un anno fa i due amici a Crìssolo? E' l'uomo che ha fatto saltare le cervella al figlio del titolare di una ditta di fiori, sempre in Vaile Po? Si chiama Pietro Mondino, 64 anni, nato in Francia, ma sempre vissuto in Italia. E' libero da poco più di un anno, dopo 22 passati in carcere a Pianosa per l'omicidio di una maestra in pensione di Sa vigliano. Un uomopericoloso, come dimostra il delitto senza pietà di ieri. Un uomo che ha agito con forza bruta, massacrando con decine e decine di pugnalate la donna che si era appena appartata con lui. La vittima di Mondino aveva 46 anni e si chiamava Ausilia Sarotto, nata a Bene Vagienna, un grosso borgo agricolo del Cuneese, residente a Villafalletto, ma di fatto abitante a Saluzzo. Il delitto di ieri è accaduto poco dopo le 17, nel nuovo terminal dell'Ati, la società che gestisce tutti i bus del Saluzzese. Nel bar che si trova sull'ampio piazzale delle corriere ci sono molte persone. A un tavolino ci sono Mondino e la Sarotto. Lo ricorda bene la barista: «Hanno preso da bere e parlavano molto intensamente. Poi lei si è alzata ed è andata al gabinetto. Un minuto, forse due, e anche l'uomo l'ha seguita». Li aveva già visti prima? «Lei sì, quasi tutti i giorni, lui veniva ogni tanto, era sempre gentile». La follia scatta nella toilette. Mondino e la Sarotto hanno un rapporto intimo, poi l'uomo estrae il pugnale e comincia a colpire la donna. Si mette a posto la giacca, esce e dà l'allarme. E si allontana verso la statale e verso Moretta dove - pare - vivesse in un albergo della periferia. I carabinieri arrivano in pochi minuti, mentre si chiede anche l'intervento dell'elisoccorso. La donna dà ancora deboli segni di vita, ma prima che l'elicottero si posi sul piazzale muore. Si cerca l'uomo che era con la donna al bar. Una pattuglia perlustra la statale e trova a pochi chilometri da Saluzzo il Mondino. Non ha difficoltà ad ammettere: «Sì, l'ho uccisa io», ma non fornisce il movente. Come nel giugno del '72, quando massacrò Margherita Costamagna, l'anziana maestra di Savigliano. Fiorenzo Panerò

Persone citate: Fiorenzo Panerò, Margherita Costamagna, Pietro Mondino, Sarotto

Luoghi citati: Bene Vagienna, Francia, Italia, Moretta, Saluzzo, Savigliano, Vaile Po, Villafalletto