Due arresti nel giallo di Pescara

Due arresti nel giallo di Pescara Il killer è un pregiudicato condannato per omicidio e poi rimesso in libertà Due arresti nel giallo di Pescara In cella la segretaria dell'avvocato ucciso PESCARA.Svolta nel giallo del legale ucciso nel cuor della notte. L'avvocato-faccendiere Fabrizio Fabrizi, di 41 anni, sarebbe la vittima eccellente della spietata guerra che è in atto tra «gruppi di affari» per l'aggiudicazione di appalti miliardari e di mega-insediamenti commerciali. E' questa la convinzione degli inquirenti, mentre la magistratura ha ordinato i primi due arresti, dopo cinque mesi e mezzo di indagini. In manette la bella amante, testimone oculare del delitto ed il presunto killer. «Non dice tutto quello che sa». Per questo motivò sono scattate le manette ai polsi di Patrizia Donatelli, la trentaduenne segretaria-convivente dell'avvocato Fabrizi, freddato a colpi di pistola la notte del 6 ottobre dello scorso anno. Favoreggiamento: questa l'accusa formulata nei confronti della donna dal sostituto procuratore di Pescara, Anna Maria Abate. Accusa avallata dal giudice per le indagini preliminari dello stesso tribunale pescarese, Carlo Scarselli. «Favoreggiamento» perché essendo stata testimone del delitto, non avrebbe fornito tutte le indicazioni che la giustizia si aspettava per fare piena luce sul caso. L'ordine di custodia cautelare è stato eseguito all'alba dalla polizia di Bologna, dove la Donatelli si era trasferita da alcuni mesi. Sconvolta ha chiesto agli agenti: «Perché mi arrestate?». L'altro provvedimento è stato emesso nei confronti del pluripregiudicato Alessandro Pinti, 35 anni, di Chieti, in cella ad Ascoli Piceno per rapine compiute a Pescata e San Benedetto del Tronto. Sarebbe stato lui a premere il grilletto e ad eseguire la sentenza di morte emessa nei confronti dell'avvocato «per uno sgarbo». . Fabrizi era fra l'altro «interessato» alla realizzazione di un grande centro commerciale a San Giovanni Teatino. Operazione fallita - si dice - per responsabilità dell'avvocato: in fumo 100 miliardi, Il complesso doveva sorgere su un terreno della società Insev, di cui sono titolari l'amministratore delegato del Pescara Calcio, Aldo Fedele, di 48 anni e l'imprenditore Mario Mammarella, di 42 anni, di Chieti, che ha precedenti per reati finanziari. I due hanno ricevuto un mese fa una «informazione di garanzia» per concorso in omicidio. «Un abbaglio», si difendono. Precisa poi il dirigente del Pescara: «Non ho mai conosciuto l'avvocato Fabrizi», mentre si è saputo che per un certo tempo Pinti è stato alle dipendenze di Mammarella. Alessandro Pinti ha un passato tumultuoso. Tante piccole e grosse grane con la giustizia: da ladruncolo a presunto assassino. Alcuni mesi fa era stato condannato a 23 anni di reclusione per l'omicidio dell'amministratore della Usi di Saluzzo, Amedeo Damiani. In attesa del pronunciamento della Cassazione, aveva ottenuto il «privilegio» di non finire dietro le sbarre. Ma in carcere è andato ugualmente, incastrato da alcuni testimoni che l'avevano notato nei pressi di una banca durante una rapina. «Non c'entro con il delitto Fabrizi», ha sempre sostenuto il pregiudicato chietino. Eppure ci sarebbero dei testimoni pronti a scommettere di averlo visto vicino all'uomo del delitto. Il 6 ottobre dello scorso anno, l'avvocato Fabrizi, noto per avere vinto la causa intentata allo Stato da 20 mila carabinieri per motivi economici, era stato attirato in un tranello. Nella notte, qualcuno aveva telefonato a casa sua: «Avvocato, è la polizia, siamo nel suo studio, dove c'è stato un furto. Venga a controllare». Fabrizi si vèste in tutta fretta ed assieme all'amica segretaria, scende in strada. Si avvia verso la sua auto, parcheggiata in piazza Muzii. Dal buio sbuca un individuo. Ha una pistola in mano. L'avvocato non fa in tempo a rendersi conto di essere caduto in una imboscata. Il killer preme implacabilmente per cinque volte il grilletto. Fabrizi è investito dalla scarica di piombo. Patrizia Donatelli assiste impietrita. Chiama la polizia con il telefono cellulare dell'avvocato: «Venite in piazza Muzii, un giovane ha ucciso l'avvocato Fabrizi». Scattano le indagini. La donna fornisce una approssimativa descrizione dell'assassino. «L'ho appena intravisto, è lo stesso giovane che ha tentato di aggredirmi nello studio qualche giorno prima del delitto», dice. Non appare convincente. Da qui l'incriminazione: «Favorisce il killer». Domenico Logozzo Ald Fdl è idt Aldo Fedele è indagato per concorso nell'omicidio Patrizia Donatelli, la segretaria accusata di favoreggiamento Alessandro Pinti, pregiudicato sospetto killer del legale

Luoghi citati: Ascoli Piceno, Bologna, Chieti, Pescara, Saluzzo, San Benedetto Del Tronto, San Giovanni Teatino