«Alberto, devi fare il superG»

«Alberto, devi fare il superG» CHIUDE LA COPPA DEL MONDO DI SCI Per Tomba, oggi in slalom, incoraggiamenti e consigli dalla Compagnoni «Alberto, devi fare il superG» Deborah s'è fermata a far tifo a CransMontana «Spero di rimettere gli sci già a fine agosto» CRANS MONTANA DAL NOSTRO INVIATO Ricordate quell'urlo sulla neve, Deborah che piangeva di rabbia e dolore? Adesso il ginocchio va bene, restano le stampelle, quasi inutili, e una lunga cicatrice rosa sul ginocchio sinistro. I ricordi, le speranze, la voglia di sci, i sogni che non sono andati in frantumi, le parole tranquille di chi sta combattendo la sua battaglia con la sicurezza di vincerla per la quarta volta. Deborah Compagnoni, da quel giorno sulla pista di Maribel, dall'infortunio dopo l'oro, non ha ancora trovato il tempo di tornare a casa. E' stata operata a Lione, ha iniziato il periodo di rieducazione ad Hauteville, dove tornerà fra una decina di giorni, e sulla strada di Santa Caterina Valfurva, ieri, s'è fermata qui a Crans Montana per respirare per un giorno l'aria di Coppa e rivedere da vicino il suo amatissimo mondo. Deborah ha applaudito la vittoria di Carole Merle nell'ultimo gigante della stagione («An- che se lei, quando mi ha incrociato, forse ha fatto finta di non vedermi») e non si è neppure troppo lagnata per aver perso il terzo posto nella classifica di specialità («La Roffe, per non superarmi, doveva andar fuori: ma giuro che non ho fatto il tifo contro di lei»). Ha anche incontrato Alberto Tomba1, giù all'arrivo, e naturalmente gli ha fatto gli auguri per lo speciale di oggi che chiuderà la stagione di Coppa: «Partirò dopo la gara: voglio vedere vincere Alberto per la nona volta. Al traguardo confesso di aver provato un po' di nostalgia, peggio, di malinconia. Ma è da qualche anno che va avanti così, ormai ci sono abituata. Importante è che il ginocchio guarisca perfettamente, anche se capisco bene che ci vogliono tempo e pazienza». Non ha insistito sul passato, Deborah, quasi provasse pudore a ricordare il suo lungo rosario di sfortune. E quando lo ha fatto, non ha mai usato parole, nemmeno velate, di commiserazione per i suoi guai. Ha invece aperto una finestra sul futu- ro, raccontando con pacato realismo i suoi sogni. «Spero di rimetter gli sci a fine agosto e di essere pronta per l'inizio della stagione. Spero. Altrimenti scenderò in pista a gennaio. Sapete, se le cose girano, se il ginocchio guarisce e tutto il resto, faccio proprio conto di vincere la Coppa. Anche se ho deciso comunque di non correre le libere. Per conquistare la grande sfera di cristallo basta far bene in tre specialità». E' naturale, trattando di questi argomenti, che Deborah abbia affrontato anche quello, delicato e spinoso, che riguarda il difficile rapporto di Tomba con il superG. L'unica strada, ha lasciato chiaramente intendere, che può permettere ad Alberto di vincere la Coppa. «Dovrebbe allenarsi in estate per la velocità. Se corre il superG, in Coppa non avrà avversari: il problema è di vedere se lo farà. L'anno scorso ci siamo allenati insieme un paio di volte, ma non è vero che quasi lo battevo. Per andare più veloce saltavo sempre una porta». Aveva un bel sorriso negli occhi, che le saliva da dentro: il tempo passato con Tomba, sulle nevi dello Stelvio, fa parte dei ricordi felici. «Ma non vorrei, come Alberto, avere un team tutto mio. Non sono tipo da star sola, mi piace il clima della squadra. Ogni tanto, però, è utile allenarsi a parte: l'ho fatto la scorsa estate e mi sembra che le cose siano andate bene». Carlo Coscia Deborah è serena e pensa al futuro «Vincerò io la prossima Coppa»

Persone citate: Alberto Tomba1, Carlo Coscia Deborah, Carole Merle, Compagnoni, Deborah Compagnoni, Tomba

Luoghi citati: Hauteville, Lione, Stelvio, Valfurva