Ferrari, mal di montagna di C. Eh.

Ferrari, mal di montagna Ferrari, mal di montagna Varia rarefatta mette kappaò la sua sofisticata aerodinamica CITTA' DEL MESSICO. Di male in peggio. Dopo il non eccitante debutto in Sud Africa, la nuova F92A in Messico ha messo in crisi la Ferrari con le sue non prestazioni e i tecnici di Maranello brancolano nel buio. Eppure questa doveva essere una vettura rivoluzionaria, soprattutto nei concetti aerodinamici: nelle intenzioni il doppio fondo era stato progettato per ottenere il miglior effetto suolo possibile, senza caricare troppo gli alettoni, in modo da avere la minima resistenza all'aria. Ma i conti non tornano, l'impostazione aeronautica della monoposto e il dover stare incollata alla pista non si legano. Il problema maggiore emerso in questi giorni è sicuramente dovuto all'altitudine di Città del Messico, 2400 metri. Se la F92A aveva fornito dati positivi in fatto di velocità di punta nelle prove di Imola, Estoril e al Mugello, c'è stata una inversione di tendenza a Kyalami (1600 metri) e un peggioramento netto qui. Probabilmente, l'atmosfera rarefatta fa flottare la vettura che, invece di stare schiacciata al suolo, si alza e oppone una massa superiore all'avanzamento, tanto è vero che il motore in rettifilo non riesce a prendere il numero massimo dei giri. Queste spiegazioni sono il concentrato di quanto si è potuto capire ieri mattina da un discorso con Harwey Postlethwaite, responsabile tecnico della Ferrari. Però, il progettista inglese ha detto chiaramente di non essere ancora venuto a capo del problema e di avere dei dubbi sulle cause che limitano le performances delle vetture di Alesi e Capelli. «Abbiamo lavorato molto nella notte - ha spiegato Postlethwaite -. E' confermato che i nostri guai maggiori nascono in rettifilo e all'uscita delle curve veloci. Poiché non riscontriamo nulla di .anomalo nel funzionamento dei motori, a parte il fatto che non si riesce a toccare il massimo dei giri, è lampante che si tratta della resistenza della vettura all'aria. Manchiamo di 12-13 chilometri l'ora rispetto alla velocità teorica che dovremmo raggiungere. E' quindi qualcosa che con tutta probabilità è legato al fattore ambientale, e cioè all'altitudine. Ma non abbiamo una spiegazione chiara del perché questo succede. Ragion per cui domenica prossima saremo sulla pista di Nardo per controllare le velocità di punta». Non dobbiamo dunque aspettarci molto dalla gara di oggi. La Ferrari potrebbe recuperare un po' a San Paolo fra due settimane in una pista che si trova a soli 600 metri d'altezza, [c. eh.]

Persone citate: Alesi, Capelli, Harwey Postlethwaite, Postlethwaite

Luoghi citati: Citta' Del Messico, Città Del Messico, Estoril, Imola, Kyalami, Maranello, Messico, San Paolo, Sud Africa