Douglas: «Il male che fascino» di Giuseppe Ballaris

La febbre degli U2 contagia l'America Trionfale tour del gruppo irlandese La febbre degli U2 contagia l'America Seimila biglietti venduti in 4 minuti I telefoni di Boston mandati in tilt NEW YORK. Il quartetto irlandese U2 è in tournée in Nordamerìca dall'inizio del mese: il giro «Zoo Tv», sponsorizzato da MTV, comprende 31 date, con una triade di esibizioni nella sola area newyorkese, l'ultima delle quali, venerdì sera, li ha visti di scena al Madison Square Garden. A portarli da una città all'altra degli Usa è un elegante aereo della flotta MGM Grand, a loro completa disposizione. H precedente tour statunitense risale all'88, già allora riempirono gli stadi e vennero paragonati a Beatles e Who, ed ora il gran successo si ripete: dovunque è il tutto esaurito da mesi, a Boston linee telefoniche mandate in tilt per il sovraffollamento durante la prevendita, il cantante Bono è in copertina sul popolare settimanale «People», a Lakeland, Florida, cittadina scelta per il debutto, record di 6 mila biglietti prenotati in soli 4 minuti. Nonostante un forte piano antibagarini e un limite di 2 a testa, c'è chi si è sentito richiedere ben 650 dollari per poter ottenere un ingresso. Gli U2 si sono insediati a Manhattan da parecchi giorni. L'Hotel Ritz Carlton che si affaccia su Central Park è diventato il loro quartiere generale, si spostano in limousine e girano un video in vari punti della città dalla centralissima Times Square alla discoteca Nell's. Il Madison, tappa principale negli Usa, era gremito di giovani, tra cui tanti fans arrivati da Londra col pacchetto viaggio al seguito più concerto a 900 dollari. Il cantante Paul Hewson, alias Bono, è come al solito il gran mattatore: riceve mazzi di fiori in continuazione, stringe mani, si lascia sollevare dalle braccia dei suoi ammiratori, avvolgere da una fitta nube di fumo uscen- Bono leader degli dosene poi suonando l'armonica, balla con un ragazzo delle prime file; beve e butta i bicchieri, ancora con parte del contenuto, sulla platea, col telecomando cambia canale e programmi sui televisori, in «Until the End of the World» fa sua una telecamera giraffa, fino a baciarne l'obiettivo e si scatena sulla passerella montata a un lato del palco. Il suo abbigliamento va dal completo di pelle «firmato» abbinato ad occhiali da sole (l'hanno già definito «James Dean che incontra Armani»), al lamé argento stile Las Vegas. L'allestimento scenografico è imponente: 4 grandi schermi, tanti monitor e, in alto, appese a tralicci, 7 auto tedesche Trabant, dai fari trasformati in riflettori e dipinte con fiori, scritte, disegni alla Haring («forse simboleggiano la caduta del comunismo europeo», commentava un critico). In un'ora e 3 quarti scorrono i brani del nuovo disco «Achtung Baby» (già 3 milioni di copie vendute soltanto in America), oltre ai classici della band come «With Or Without You» che fanno cantare e mandano in delirio. In «Mysterious Ways» appare una danzatrice del ventre, in «Bullet the Blue Sky» si vedono fiamme nelle croci e in «One» bufali nella nebbia. Poi arriva «Angel of Harlem». Le immagini più disperate sottolineano costantemente la musica: Martin Luther King, Nixon, pesci in un acquario, fiori, forme geometriche coloratissime, frasi del tipo «Guardate più tv» si susseguono a un ritmo frenetico e computerizzato: una esperienza totale che riempe occhi ed orecchie, dove il video viene trattato al pari di uno strumento musicale. Giuseppe Ballaris Bono leader degli

Persone citate: Achtung Baby, Armani, Garden, James Dean, Martin Luther King, Nixon, Paul Hewson