Ivrea, primario diventa «custode» dello stadio

Ivrea, primario diventa «custode» dello stadio Elisoccorso in tilt col campo chiuso: «Voglio le chiavi» Ivrea, primario diventa «custode» dello stadio Allarme aereo al campo sportivo di Ivrea. Arriva l'eliambulanza con un malato grave per il pronto soccorso. Una scena ormai consueta per lo stadio «Pistoni», come domenica, quando la partita di calcio valida per il campionato Interregionale fra Ivrea e Bellinzago è stata sospesa per permettere l'atterraggio dell'Alouette dell'elisoccorso di Savigliano con a bordo un deltaplanista ferito. Ma se la domenica l'atterraggio degli elicotteri crea problemi solo alle squadre di calcio, durante la settimana, con il campo chiuso, cominciano i guai per i soccorritori, oltre che per chi si trova sul velivolo in attesa di cure. Fino a poco tempo fa sui mezzi di soccorso della Croce Rossa e dell'Usi 40 non c'erano infatti le chiavi per aprire i cancelli del campo, durante l'orario di chiusura. E' toccato allora al primario del Dea, il dottor Biagio Spaziarne, chiedere al Comune una copia delle chiavi dello stadio da lasciare sempre al Pronto soccorso. «La situazione era diventata insostenibile - spiega il dottor Spaziante diventato suo malgrado uno dei custodi dello stadio -: si agiva sempre temendo di non poter aprire i cancelli. Adesso, invece, le chiavi vengono consegnate all'ambulanza che deve prelevare l'infortunato». Ma il fuori programma dell'elicottero che atterra sul prato del «Pistoni» sembra destinato a finire presto. Tra qualche mese atterreranno sul tetto dell'ospedale i velivoli che trasportano i malati al Dea di Ivrea. Il progetto è in attesa di essere finanziato dalla Regione. I tecnici dell'aeroporto di Caselle hanno già espresso il loro parere favorevole: la zona è ottima, anche se in pieno centro, su un edificio alto cinque piani; il vento non può disturbare né gli attcrraggi né i decolli. Anche la struttura non ha problemi di stabilità: «E' in grado di reggere senza difficoltà il peso dell'eliambulanza a pieno carico» hanno sentenziato gli esperti del Genio civile. Ora si tratta di entrare nella fase attuativa dell'opera il cui costo sfiora il mezzo miliardo. La proposta, per certi versi provocatoria, l'hanno lanciata i responsabili dell'Usi 40 ed è subito stata appoggiata dai medici dell'ospedale: «Se non si vuole vanificare l'utilità di un servizio come quello dell'elisoccorso bisogna ottimizzare i tempi d'intervento e far atterrare gli elicotteri vicino al pronto soccorso» dice l'amministratore straordinario del'Usl Luigi Stabile. Oggi, infatti, per il trasporto dei feriti dal Pistoni all'ospedale, le ambulanze impiegano a volte dieci minuti: a sirene spiegate devono percorrere l'anello rotatorio, con tutti gli inconvenienti derivanti dal traffico. Mentre si aspetta che la Regione finanzi l'opera qualcuno già solleva le prime perplessità: «E' una spesa superflua visto che l'ospedale deve essere spostato fuori città». Ma all'Usi ribattono: «L'eliporto è una spesa giustificata dalla necessità. Il nuovo ospedale, se mai si farà, sarà pronto soltanto tra una decina di anni». Lodovico Potette il dottor Biagio Spulante (sopra) adesso può aprire il campo Pistoni il dottor Biagio Spulante (sopra) adesso può aprire il campo Pistoni

Persone citate: Biagio Spulante, Lodovico Potette, Luigi Stabile, Pistoni, Spaziante

Luoghi citati: Ivrea, Savigliano