Farmacie malate di burocrazia di Silvia Garbarino
A 92 anni la salva lo sfratto Nonna Teresita viveva come una barbona, Pecetto si mobilita per assisterla A 92 anni la salva lo sfratto / vigili la trovano svenuta nel tugurio Sfrattano una «nonna» di 92 anni e la Pecetto più generosa si è mobilitata per renderle meno traumatico l'abbandono del miserrimo casolare dove per anni si era rifugiata con le sue modeste cose. La protagonista della vicenda, Teresa Chiantore, aveva scelto di vivere da barbona, con la sola compagnia del cane bastardino «Boby», dopo la morte dell'amica Teresa Pizzi, con cui divideva l'abitazione nella centralissima via Umberto I a Pecetto. Ha vissuto una vecchiaia di stenti, ma senza lamentarsi, in un isolamento volontario a cui ha posto fine forzatamente lo sfratto esecutivo, richiesto dagli eredi della Pizzi, che era proprietaria dell'immobile. Lunedì sera, dopo tre giorni di continui, insistenti ma inutili tentativi per persuadere l'anziana a lasciare quelle mura ormai fradice e cadenti, il comandante dei Vigili Urbani di Pecetto, Cosimo Calò, è infine riuscito a varcare l'uscio e a raggiungerla. Ai suoi occhi è apparsa una squallida scena: fra masserizie, rifiuti di ogni tipo e un fetore insopportabile, l'anziana donna era svenuta sul letto, sorvegliata dal suo devoto «Boby». Una brutta influenza, la debilitazione dovuta anche a un lungo digiuno, le avevano tolto le forze e ogni capacità di reagire. La notizia, diffusasi a Pecette dove la Chiantore è conosciuta da tutti come Teresita (è proprietaria di una piccola e linda casetta in via Gibellini), ha messo in moto la macchina della solidarietà. Ogni giorno un gruppo di uomini e donne - «nessun nome, per favore, non lo facciamo per protagonismo» - si alterna a sbrigare le faccende domestiche e nell'accudire la donna e il suo cane. Sul tavolo della cucina un bloc-notes riporta con precisione i turni di servizio, le competenze di ciascuno e le scadenze che devono essere osservate. C'è Laura, infermiera, che le somministra i medicinali e prepara la cola¬ zione tutte le mattine; a Giovanni tocca il compito di pulire il bagno, la cucina e la stanza da letto. Tutta la giornata ha i suoi volontari, per pranzo e cena, senza dimenticare il lavaggio della biancheria. Tutta quest'attenzione, tuttavia, sconcerta un po' Teresa. Ha ancora la febbre alta e da sotto le coperte ogni tanto borbotta qualcosa, chiama il suo «Boby». Troppa curiosità le procura evidente fastidio. Dopo tanti anni trascorsi in solitudine quasi assoluta, dentro una catapecchia che per lei rappresentava comunque la casa, non è semplice abituarsi a nuove regole di vita. Silvia Garbarino
Persone citate: Chiantore, Cosimo Calò, Nonna Teresita, Teresa Chiantore, Teresa Pizzi
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