Il colonnello fa dietrofront

... omissis ... ... omissis ... Dopo l'arresto aveva ammesso le irregolarità Il collega di Torino: mai firmato certificati falsi Esoneri facili dalla naja? Tutte fantasie. Telefonate di raccomandazione tante, ma tutte senza alcun effetto. E' quanto hanno dichiarato ieri i due imputati al processo per lo scandalo degli esoneri dal servizio militare. I giudici della seconda sezione (presidente Malchiodi) hanno sentito ... omissis .... Entrambi sono accusati di corruzione e falso: avrebbero firmato falsi certificati per evitare la naja a giovani raccomandati da politici, amministratori, sacerdoti. ... omissis ... sarebbero stati contattati dal personaggio chiave dello scandalo, quel commercialista di Como, Attilio Capra, 55 anni, con studi a Milano e Roma, e grosse conoscenze politiche, candidato nel psdi a Milano nell'83. In istruttoria ... omissis ..., difeso dagli avvocati Minni e Maria Magna¬ ni Noya, aveva fatto alcune ammissioni: «Ho conosciuto Capra a Milano. Mi ero recato al Circolo De Amicis dove speravo di contattare l'onorevole Aniasi per chiedergli di trovare una sistemazione per mia moglie al Centro tumori diretto dal professor Veronesi. Non trovai Aniasi, ma mentre stavo per andarmene mi si presentò Capra. Gli spiegai il motivo della mia visita e mi promise che si sarebbe interessato al mio problema. Qualche giorno dopo, il Centro tumori mi comunicò che c'era un posto libero per mia moglie. Gli ero grato per quanto aveva fatto e quando mi segnalò alcuni militari che accusavano varie malattie, li esaminai con molta benevolenza». ... omissis ... ha fatto marcia indietro: «Non è vero nulla. In istruttoria ho fatto quelle ammissioni perché non ne potevo più del carcere. Il giudice mi aveva fatto capire che se avessi collaborato avrei potuto tornare in libertà». E i falsi certificati? «Tutte storie - ha spiegato - quei ragazzi erano veramente malati». E le telefonate di Capra? «Arrivavano tante telefonate. Un giorno mi dissero che aveva chiamato il cardinale Siri. Controllai e scoprii che non era vero. Non davo peso alle telefonate. Aniasi? Non so nulla. Le segnalazioni di Capra? Mai avute». L'ex direttore dell'ospedale militare di Torino Giuseppe Ciriello, difeso dall'avvocato Lageard, ha respinto le accuse: «Non ho mai firmato falsi certificati. Capra? Venne a trovar¬ mi, forse pensò che potevo essergli utile. Mi chiamò per sollecitare visite approfondite su alcuni militari. Era un tipo di telefonate piuttosto frequente, di cui nessuno teneva conto. Io non ho mai risposto alle sollecitazioni di Capra». Il presidente Malchiodi gli ha chiesto perplesso: «Ma non era più semplice spiegare a Capra che non era il caso di telefonare?». L'imputato: «Mi sembrava di essere scortese. Capra mi era stato segnalato da un mio superiore». [n. pie.] Imputati, amici e familiari in tribunale ... omissis ... sentiti ieri sono accusati di corruzione e falso: avrebbero firmato falsi certificati per evitare la naja a giovani raccomandati da politici amministratori e sacerdoti