Tomba dà spettacolo: questo è il mio anno più bello
Tomba dà spettacolo: questo è il mio anno più bello SCI A CRANS MONTANA L'azzurro vince da campione anche l'ultima prova di gigante della Coppa che si chiude domani con lo slalom speciale Tomba dà spettacolo: questo è il mio anno più bello E potrà ancora contare sull'aiuto di Thoeni, che ieri ha rinnovato l'accordo CRANS MONTANA DAL NOSTRO INVIATO Magari la gara contava poco, o quasi, da conquistare c'era solo la vittoria e una coppetta che il Nostro aveva già arpionato da tempo e che soltanto i poveri di spirito potevano mettere in dubbio. Magari. Però possiamo assicurarvi che l'emozione è stata forte lo stesso, fortissima, un brivido di calore e passione ha percorso ancora una volta la folla. E' sempre un piacere veder scendere Alberto Tomba, vederlo vincere, lui che saluta lanciando al suo popolo il casco, gli occhi accesi dalla febbre del successo, le labbra piegate in un felino sorriso. E così anche una gara di fine marzo, svuotata dalla Coppa del Mondo già assegnata e appesantita dalle tante emozioni di una stagione forse irripetibile, si è infiammata di colpo, quasi miracolosamente. E per lo sci e i suoi devoti è arrivata un'altra giornata di fascinoso spettacolo. Alberto Tomba ha fatto a pezzetti il campo degli avversari, che pure è forte e compatto, e ha ottenuto la sua vittoria numero 27 che fra l'altro, guarda il caso, è anche la numero 100 per i colori azzurri in Coppa. Otto successi stagionali, con la possibilità di suonare la nona domani in slalom, una sinfonia che il campione bolognese ha mostrato di accarezzare con felice pensiero. «Anche quattro anni fa ho vinto nove gare in Coppa, più due ori olimpici: ma questa per me è una stagione più bella dell'88» ha detto. Gli danno ragione, più delle cifre, le considerazioni su quel che è cambiato attorno e dentro al ragazzo: le pressioni che salgono, gli avversari che crescono, la ragione che subentra all'istinto, il raggiungimento insomma della piena maturità psicofisica dopo i giorni spregiudicati dell'esplosione e le incertezze e gli errori che sono seguiti ai' regali improvvisi della gloria. Quest'anno Alberto ha lavorato molto. Si è allenato seriamente con Thoeni e D'Urbano, gli artefici delle rinascita, se dobbiamo chiamare così il ritorno dell'eroe sulla strada maestra, che è poi quella lastricata di gioie e quattrini. Ha saputo mantenere la forma per l'intera stagione, Olimpiadi comprese, e forse il miracolo, o qualcosa che gli assomiglia, consiste proprio in questo, nella sua straordinaria costanza di rendimento. Alberto Tomba, in 15 gare di Coppa fra i pali, gigante e slalom, è salito sul podio 14 volte, 8 primi posti, 4 secondi e 2 terzi. Più l'oro e l'argento di Albertville. Lasciando da parte per un momento il superG di Morioka, corso più per onor di sponsor che per convincimento reale, Alberto Tomba ha sbagliato soltanto nel gigante di Adelboden. Sbagliato, poi: ha perso uno sci mentre era in testa. Una stagione da mettere in cornice, sperando che la pros- sima, o Dio delle nevi, possa essere altrettanto bella e felice. Le premese ci sono: D'Urbano e Thoeni, come è ormai ufficiale, continueranno a lavorare con lui. Sulla gara poche cose in sintesi. Alberto ha fatto il miglior tempo in entrambe le manche, Bergamelli ha ottenuto un buon settimo posto e Richard Pramotton è stato autore di una seconda prova molto bella, quinto tempo e tratto finale più veloce. E' invece finito male il tentativo di Tomba di non prendere il via nella prima discesa a causa della neve troppo molle. Alberto ha parlato con i norvegesi e Accola, ha cercato di convincere gli altri. Risultato: nessuno. Rivolta fallita e partenza del primo concorrente, lo svizzero Pioline, alle nove in punto. Carlo Coscia Per Tomba successo n. 27 in Coppa
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