« Nel mirino Andreotti e Amato»

« Nel mirino Andreotti e Amato» DOCMMINTO LA «PATACCA» PAROLA PER PAROLA « Nel mirino Andreotti e Amato» Ecco il testo delle tre circolari inviate ai prefetti ROMA. Ecco il testo delle tre lettere inviate ai prefetti tra il 16 e 19 marzo, relative al presunto piano eversivo contro le istituzioni dello Stato e lette dal capo della Polizia, Parisi. La prima è stata inviata ai prefetti il 16 marzo. «Da qualche tempo - è scritto nella circolare Parisi - è in atto una strategia disinformativa che, avvalendosi di messaggi intimidatori, telefonate anonime e lettere apocrife, e fondata su azioni violente, tende a minare credibilità pubbliche istituzioni e in generale stati di diffusa apprensione e mobilitazione protesta». «Vari episodi di cui est ampia conoscenza sono negli ultimi tempi accentuati. Di recente est pervenuta notizia ex articolo 165 ter - stralcio documento, di cui non est noto autore, che annuncia nel periodo marzo-luglio campagna terroristica con omicidi esponenti de, psi, pds, nonché sequestro e omicidio futuro Presidente della Repubblica. Quadro strategia comprendente anche episodi stragisti». «Tali rivelazioni risultano antecedenti at omicidi europarlamentare de Salvo Lima, Sebastiano Corrado, assessore pds comune Castellammare et economo usi, nonché Salvatore Gaglio segretario sezione socialista Bruxelles». «Gli ultimi tre omicidi inducono ulteriore mobilitazione et attenta vigilanza, specie ove si consideri che nel contesto dei luttuosi episodi sono state rivolte minacce di morte contro signor presidente del Consiglio, mini- stro Carlo Vizzini et ministro Calogero Mannino». «La strategia terroristica non trascura settore investigazione giudiziaria su fatti particolare gravità che hanno investito il Paese e, in tale ottica, potrebbero inquadrarsi intrusione notturna in archivi commissione indagine sul caso Uni-Atlanta et serie furti et avvertimenti in danno periti, consulenti, difensori, giornalisti, ufficiali polizia giudiziaria connessi tutti at inchiesta giudice Priore su caso Ustica». Ancora: «Da quanto sopra riferito affiorano fondati indizi in ordine at pretesa interrompere linea statuale fermezza per recupero pieno della legalità, et indizi correlata esistenza progetto comples; vo desta bilizzazione del sistema democratico, presumibilmente opera di centrali eversive con premesse anche a livello esterno in traffici illeciti. Confido nella particolare e sperimentata sensibilità dei prefetti affinché sia accentuata la vigilanza, con massima sensibilizzazione fonti, allo scopo di percepire con ogni tempestività qualsivoglia ulteriore segnale suscettibile di determinare effetti secondo la strategia soprannunciata. Invito i prefetti a dare immediata notizia di eventuali emergenze». Ecco il testo del documento inviato ai prefetti, lo stesso 16 marzo, dal ministro dell'Interno Scotti. «Gravi fatti criminali verificatisi in questi ultimi giorni e inquietanti segnali di minaccia confronti alte autorità, anche in relazione at vivace contesto campagna elettorale, richiedono massima attenzione autorità di pubblica sicurezza affinché, attraverso accurata analisi situazione ciascuna provincia, siano realizzate iniziative contrasto at prevenire qualsivoglia turbativa ordine et sicurezza». Scotti richiama «le direttive recentemente diramate per assicurare sereno svolgimento alla campagna elettorale e per scongiurare tentativi di ingerenze della criminalità e contrastare intimidazioni e aggressioni» e invita i prefetti a procedere, in seno ai comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza, ad una «rinnovata verifica aggiornamento misure et efficace protezione personalità, esponenti politici, altri soggetti esposti minaccia». «Comandasi in particolare rigoroso controllo obiettivi sensibili con particolare riferimento ad sedi politiche ed istituziona- li; luogo previste riunioni, dimore et sedi lavoro soggetti esposti, et ogni azione tempestiva per assicurare vigilanza e presidio nei luoghi di manifestazioni pubbliche, con verifiche scrupolose degli stabili prospicienti, controlli persone sospette, autovetture in sosta, strutture, manufatti e ogni oggetto che possa celare insidie». «I prefetti devono attivare ogni altra misura di cui at note direttive di massima per controllo manifestazioni et cerimonie con intervento altissime personalità, per assicurare protezione delle stesse da molestie o pericoli con accurato impiego di personale preparato at specifici compiti, ricognizioni et eventuali documentazioni ambientali anche con impiego di fotocine operatori. In caso di emergenza richiedesi immediata segnalazione». Ecco, infine, il testo dell'ultima lettera diramata ieri. «In riferimento alle comunicazioni del 16 marzo, comunicasi che attraverso ulteriore notizia qui pervenuta da magistratura bolognese, si è appreso che il futuro Presidente della Repubblica da sequestrare e uccidere nel contesto del presunto piano di destabilizzazione del periodo marzo-luglio sarebbe il Presidente del Consiglio senatore Giulio Andreotti. Ambito medesimo piano che prevederebbe anche una serie di azioni intimidatorie contro soggetti e strutture istituzionali, sarebbe altamente probabile iniziativa terroristica diretta contro onorevole Giuliano Amato. Autore rivelazioni identificasi per Elio Ciolini, sospetto emissario gruppi criminali operanti livello internazionale, personaggio noto alle cronache giudiziarie in particolare per inserimento in note vicende Toni-De Palo e depistaggio processo strage 2 agosto '80 stazione Bologna». La circolare si chiude rinnovando le «disposizioni a tutela personalità destinatarie minacce». [AdnKronos] Il capo della Polizia, Vincenzo Parisi, autore di due circolari ai prefetti

Luoghi citati: Bologna, Bruxelles, Roma, Ustica