MI PIACE L'AMANTE DETESTO IL FRUITORE di Ferdinando CamonFerdinando Camon

MI PIACE L'AMANTE DETESTO IL FRUITORE Camon MI PIACE L'AMANTE DETESTO IL FRUITORE DA piccolo non capivo bene la parola «amante», sentivo sempre «diamante»: non dunque «due amanti» i ma «due diamanti». I due diamanti stavano insieme, nel film, bellissimi, splendenti, felici. Solo più tardi, diventato grande, ho capito che la nemica della diamante è la moglie, e allora ho dovuto confrontare le due parole e scegliere. Non è stato difficile. «Diamante», anche senza la «di», cioè AMANTE, è una parola splendente, musicale, generosa, pura, «moglie» è una parola impastoiata, vischiosa, sa di imbroglio, col quale infatti crea una allitterazione. Una parola che non mi è mai piaciuta è FRUITORE. Mi dà l'idea di un porco selvatico, che sbucando dalla sterpaglia (quel rumore di «fru») mette il grugno su una carogna e slappa. Il fruitore è sozzo, odora di stabbio, ingoia e gode, sprizzando lampetti dagli occhi disumani. Se poi è un fruitore del'opera d'arte (purtroppo il termine è stato usatissimo dall'avanguardia, ma ogni avanguardia nel presente sarà una retroguardia nel futuro), mi dà l'idea dell'opera d'arte come lecca-lecca: uno la ciuccia e sente i villi intestinali protendersi e secernere. Non è un lettore o uno spettatore: è un tubo digerente. Ferdinando Camon Ferdinando Camon e, a destra, Luigi Monconi

Persone citate: Amante, Camon