Dumbo lo stupratore si rifà le orecchie di R. Cri.

Dumbo lo stupratore si rifà le orecchie New York, una colletta per la plastica Dumbo lo stupratore si rifà le orecchie NEW YORK. Il «mostro della linea D», un giovane accusato di aver commesso una serie di aggressioni a mano armata nella metropolitana di New York, avrà un nuovo paio di orecchie. Un'associazione filantropica specializzata in chirurgia plastica ha fatto questa insolita offerta per Gregory Pierre, vent'anni appena compiuti, puntualmente riconosciuto e arrestato dopo ogni delitto a causa delle sue enormi orecchie (e per questo soprannominato «Dumbo», in via confidenziale, dai poliziotti). Secondo la «fondazione nazionale per la ricostruzione facciale», questa l'associazione che si sta occupando del caso, la causa della vocazione criminale di Pierre è da ricercarsi nei complessi provocati dalle orecchie a sventola. Il giovane ha trovato un'anima gemella nel magistrato incaricato del suo caso: il giudice James Nucifero ha ammesso di aver sofferto tutta la vita per il suo naso a patata e si è impegnato a trasmettere l'offerta all'interessato. Il caso, in questi giorni, sta occupando intere pagine dei giornali americani. La storia del ragazzo, dopo questo epilogo, sembra commuovere più di qualche americano, anche se dopo le notizie sui suoi «agguati» molti avevano chiamato le redazioni per chiedere alla polizia di tenere in cella questo «pericolo pubblico». La tattica che in questi mesi adottava sempre Gregory Pierre era semplice: si piazzava al capolinea «D» della metropolitana, aspettava che la calca passasse, attendeva l'arrivo di qualche donna sola, per lo più ragazze, le aggrediva e le rapinava, senza mai coprirsi il volto. E proprio per questo si è tradito: quelle due enormi orecchie l'hanno tradito. Le ragazze che puntualmente si presentavano al commissariato, sempre lo stesso, nel descrivere l'aggressore iniziavano sempre così: «Un ragazzo dalle enormi orecchie...». E per i poliziotti rintracciarlo era un gioco da ragazzi. [r. cri.]

Persone citate: Gregory Pierre, James Nucifero

Luoghi citati: New York, Pierre