Diplomatici promossi due volte

Diplomatici promossi due volte C'è polemica Diplomatici promossi due volte ROMA, «Un grave errore». Questo il giudizio del sindacato dei diplomatici (Sndmae) sulla sanatoria approvata dal governo il 13 marzo per le decine di promozioni che erano state sospese dal Tar. La sanatoria era passata del tutto inosservata. Il governo, infatti, non aveva voluto dare pubblicità al provvedimento dopo le polemiche che le promozioni di metà gennaio avevano provocato. Ma ieri il Sndmae, che rappresenta la maggioranza dei diplomatici, ha deciso di rompere il silenzio criticando la decisione del governo. «Persistiamo nel considerare un grave errore il frettoloso provvedimento di sanatoria delle nomine a ministro di seconda e prima classe del 1988, 1989 e 1990 annullate dal Tar», diceva un comunicato diramato ieri sera. Dopo la sospensione delle nomine da parte del Tar per mancanza di motivazioni, il governo aveva fatto ricorso al Consiglio di Stato. Ma i problemi pratici creati dalla decisione del Tar erano tali da spingere il governo a non aspettare la decisione del Consiglio di Stato è di optare invece per la sanatoria. E così, nel Consiglio dei ministri della settimana scorsa, il governo ha fornito le motivazioni richieste dal Tar e ha «ripromosso» i diplomatici. Era legittimo? Il Sndmae non lo pensa. Pur comprendendo che «il diniego della sospensiva della sentenza del Tar da parte del Consiglio di Stato poteva creare serie difficoltà di ordine pratico all'amministrazione - continua il documento - noi restiamo convinti che l'interesse della buona gestione del ministero degli Affari Esteri è quello di riportare tutta la materia degli avanzamenti della carriera diplomatica nell'alveo di nonne e meccanismi chiari e trasparenti: siamo convinti che una sentenza del Consiglio di Stato avrebbe contribuito a raggiungere questo risultato». [a. d. r.]

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