E' Ciolini la talpa impazzita di Francesco Grignetti

E' Ciolini la talpa impazzita E' Ciolini la talpa impazzita leriun altro «furto sospettmnello studio di Scotti ROMA. E' il neofascista Elio Ciolini, detenuto comune e già sbugiardato «supertestimone» per la strage alla stazione di Bologna, che ha raccontato dell'esistenza di un «piano destabilizzante» per la democrazia italiana. Il ministro dell'Interno Enzo Scotti, oggi alla commissione Interni di Camera e Senato per chiarire la portata dell'allarme lanciato ai prefetti, farà proprio il nome del confidente Ciolini che attualmente sta scontando una condanna a nove anni, di cui quattro condonati, per calunnia e truffa allo Stato. Il neofascista, infatti, secondo i magistrati bolognesi che hanno indagato sulla strage alla stazione e lo hanno per questo condannato, sarebbe un «depistatore» matricolato. Ciolini, un mese fa, ha accennato all'esistenza di un piano con tanto di omicidi politici e rapimento di un candidato per la poltrona di Presidente della Repubblica al giudice bolognese Leonardo Grassi, che sta conducendo le indagini sulle stragi della banda della Uno bianca. E lui - il giudice che alcuni giorni fa ha firmato gli ordini di custodia cautelare per diciannove componenti della banda dell'ex carabiniere Bechis - con molta perplessità ha informato subito il Viminale. E' nato così il dossier sulla «destabilizzazione». Non da un'informativa dei servizi segreti, com'era sembrato in un primo momento. Né tantomeno da informazioni riservate che venissero dall'estero. Le parole di Ciolini, però, in un primo momento sono state valutate ben poco interessanti. Il dossier è finito nei cassetti per un mese. Soltanto alla luce degli omicidi di Salvo Lima, del consigliere comunale pds di Castellammare e del socialista in Belgio, si è arrivati alla «rilettura» delle rivelazioni. E soltanto allora è partita la circolare «top secret» ai prefetti che li mette in guardia dal pericolo di golpe e dispone misure speciali in vista delle elezioni. Ma la circolare, in quattro pagine, non è arrivata ieri alle prefetture. Tantomeno è arri¬ vata prima alla stampa. E' da venerdì, il giorno seguente all'omicidio di Lima, che i prefetti hanno nel loro cassetto l'esplosivo documento. Ieri, anzi, dopo alcuni giorni di necessaria analisi, sono arrivate ai gradi intermedi della polizia le disposizioni operative. Una nuova disposizione, questa volta firmata dai questori delle maggiori città, ha «adattato» le disposizioni della circolare ministeriale alle diverse realtà locali. In sostanza, sono stati intensificati i servizi di sorveglianza ai politici. La circolare è una sorta di vademecum per i prefetti. Si citano gli omicidi di Palermo e Castellammare. Si spiega che qualcuno ha parlato dell'esistenza di questo piano e si fa riferimento a valutazioni dei servizi segreti. Poi i «furti» eccellenti - ieri sera addirittura s'è aggiunto alla lista lo stesso Enzo Scotti: in via Pietro Cossa, a pochi isolati dall'abitazione privata di Francesco Cossiga, ignoti «visitatori» hanno approfittato dell'assenza del ministro per mandare all'aria gli schedari e gli scaf¬ fali-dei suo sttìdioprivato - e le troppe segnalazioni anonime. Alla fine si conclude con un rituale «state attenti». Chi l'ha letta, dice che certo è allarmante, ma non così esageratamente pessimistica come sembrava in un primo momento. Ma il suo bravo «effetto» deflagrante l'ha avuto, eccome. Da ventiquattr'ore non si parla d'altro nei palazzi della politica e nelle redazioni dei giornali. In questo clima di fibrillazione, poi, le voci si rincorrono e tutto sembra possibile. Anche un vertice dei comandanti di polizia, carabinieri e Guardia di Finanza in assenza del ministro Scotti - a Napoli con il Papa - annunciato da un'agenzia di stampa e ridimensionato drasticamente a «riunione tecnico-operativa» dal Viminale. Oppure l'improbabile «rivoluzionario indipendentista sardo» che racconta alla redazione di Samarcanda di un gruppo di suoi ex amici che sta facendo stragi in Emilia-Romagna sotto la protezione dei servizi segreti. Francesco Grignetti

Luoghi citati: Belgio, Bologna, Castellammare, Emilia, Lima, Napoli, Roma, Romagna