La mafia brucia la bara del maresciallo ucciso

La mafia brucia la bara del maresciallo ucciso Profanata la tomba di Salvatore Aversa La mafia brucia la bara del maresciallo ucciso Assassinato con la moglie a Lamezia Il Capo dello Stato: «Provo vergogna» LAMEZIA. La mafia ha bruciato la bara del maresciallo Salvatore Aversa, ucciso in un agguato, insieme con la moglie, all'antivigilia dell'Epifania. A scoprire la profanazione è stato un nipote del sovrintendente, Gaetano Aversa. Ieri mattina il giovane si era recato al piccolo cimitero di Castrolibero, paese d'origine del poliziotto, per portare un mazzo di fiori sulla tomba degli zii. E' stato lui a trovare la bara a terra, incendiata. Cossiga, che oggi visiterà la salma di Aversa; ha commentato l'episodio dicendo di vergognarsi come uomo di dover informare la gente di «atti che non mi sento nemmeno di commentare». Diego Minuti A PAGINA 4

Persone citate: Cossiga, Diego Minuti, Gaetano Aversa, Salvatore Aversa

Luoghi citati: Aversa, Castrolibero