Elementari in lingua

Elementari in lingua E' partito l'aggiornamento per i primi 312 maestri Elementari in lingua In francese, inglese, tedesco e spagnolo Ogni insegnante si occuperà di sei classi Si è iniziato all'istituto magistrale Berti il corso di formazione ministeriale per i primi 312 maestri che insegneranno le lingue stranière agli alunni delle scuole elementari dal prossimo settembre. ì docenti sono stati selezionati nei mesi scorsi fra quelli che avevano una buona preparazione specifica di base. Oppure fra quelli che, fin dal 1977, avevano partecipato al progetto pilota del ministero in quattro città-polo fra cui Torino. Centosessanta sono destinati ad insegnare francese, 140 inglese, 5 tedesco e 7 spagnolo. Il progetto di formazione prevede 100 ore di esonero dal servizio, da dedicare all'aggiornamento linguistico e metodologico che si svolgerà sino a maggio nelle scuole Boncompagni, Collodi, Gambaro e Baricco. Ma anche presso il Centre Culturel Frangais, l'Oxford Istitute, il Goethe, il Cólegio di Salamanca. Spiega il direttore Franco Calvetti, del Comitato tecnico per l'aggiornamento: «Metà del tempo sarà dedicato all'approfondimento specifico della lingua da insegnare, l'altra metà alla metodologia didattica ed alle esercitazioni pratiche. Il progetto autorizzato dal ministero dell'Istruzione prevede l'aggiornamento per circa 8 mila maestri sul territorio nazionale. L'insegnamento della lingua straniera è previsto dai nuovi programmi e dal nuovo ordinamento della scuola elementare che ha portato tre insegnanti ogni due classi. Nel giugno corso il ministero ha emanato la circolare applicativa. Dice che le lingue si cominciano a studiare in seconda, ma che nella fase di transizione necessaria per preparare gli insegnanti si può cominciare dalla terza». Sono previsti 10 anni prima che tutti i maestri siano aggiornati. Nella provincia di Torino forse basterà un po' meno: le classi sono 4300 e sembrano destinate a diminuire ancora. «Durante questa fase transitoria i ragazzi lavoreranno con un in- segnante di lingua straniera ogni sei classi. Poi ad aggiornamento concluso ogni gruppo di due classi avrà almeno uno dei tre maestri specializzato. Francese, inglese, tedesco e spagnolo si studieranno per tre ore non consecutive la settimana». Suddividere i tempi di lezione è importante per mantenere sempre viva l'attenzione dei bambini. Conclude Calvetti: «L'obiettivo non è la lingua parlata, ma l'approccio alla comunicazione per ampliare la capacità di apprendere dei ragazzi». Maria Valabrega II direttore del Comitato tecnico Franco Calvetti: «La lingua straniera dalle terze»

Persone citate: Baricco, Boncompagni, Calvetti, Collodi, Franco Calvetti, Gambaro, Goethe, Maria Valabrega Ii

Luoghi citati: Salamanca, Torino