In 10 ore un volto nuovo

In 10 ore un volto nuovo Un eccezionale intervento di chirurgia plastica al Cto In 10 ore un volto nuovo L'equipe di Edro Colombini ha «rimodellato» la faccia di una bimba di 7 anni con malformazione congenita. L'operazione eseguita dall'interno del cranio I chirurghi dell'ospedale Traumatologico hanno «rimodellato» il volto di una bimba di 7 anni deturpato da una grave malformazione congenita. L'operazione, durata oltre dieci ore, non ha lasciato cicatrici visibili e, tra una settimana, l'unico segno sarà il bendaggio. Poi, per la piccola, s'inizierà la convalescenza, soprattutto «psicologica». E' il primo intervento di questo tipo che viene compiuto in Piemonte e uno dei pochi realizzati sino ad oggi in Italia. A realizzarlo è stato Edro Colombini, 41 anni, aiuto del primario del reparto «Grandi ustionati», professor Gilberto Magliacani. «E' il risultato di un lavoro di équipe - precisa - a cui hanno preso parte, oltre ai colleghi Roberto Ferrerò e Luciana Alluri, anche specialisti del Regina Margherita». Questo è uno dei non frequenti casi di collaborazione «aperta» in cui una parte, quella anestesiologica, è stata curata da medici del Traumatologico mentre quella rianimatoria da specialisti del reparto del professor Zuccaro del Regina Margherita. «Dopo aver messo a nudo il cranio, abbiamo lavorato dall'interno della testa - spiega Colombini - aprendo l'osso, togliendo alcuni frammenti che rappresentavano l'eccesso, facendo un innesto d'osso e correggendo, con una serie com- plessa di operazioni, una grave malformazione che interessava la parte centrale del volto». Questa, dalla nascita, era più larga del normale di circa 8 centimetri con la conseguente deformazione del setto nasale e un forte allontanamento tra loro delle orbite oculari. «Una mostruosità che in passato veniva nascosta - commenta un medico - oppure significava la reclusione in istituti specializzati. Solo dalla fine degli Anni 80 c'è stata la possibilità, per i più fortunati, di un intervento chirurgico in centri stranieri». Per questo Edro Colombini si è recato, nel 1987, a Città del Messico, da Fernando Ortis Monasterio, per imparare la tecnica della chirurgia cranimaxillo-facciale. Poi ha portato quell'esperienza nel quotidiano lavoro al Traumatologico. «Abbiamo fatto delle vere ricostruzioni - ricorda Colombini -, come nel caso di un aviatore caduto con il suo aereo o per estese ustioni». Tanta fatica però non basta. Al Traumatologico la rianimazione, specialità essenziale in questi lunghi interventi di chirurgia plastica, dispone di soli 4 letti e manca di una degenza per la fase post-intensiva. L'intervento non è solo occasione di lamentele. C'è una proposta. «Da anni, al di fuori delle Usi, sto lavorando con altri specialisti per garantire sistematicamente un consulto multidisciplinare - spiega Edro Colombini -. Ci sono, tra gli altri, il neurochirurgo, il genetista, il pediatra, il foniatra, l'oculista, l'oncologo, il neuropsichiatra. Sarebbe bello e giusto se, nei casi più complessi, ci fosse sempre un gruppo come il nostro, disposto a lavorare insieme, senza gerarchie interne. Tutto, è naturale, nella struttura sanitaria pubblica». Infine, dopo le lamentele e la proposta, il caso suggerisce una riflessione. Chi si reca all'estero per operazioni chirurgiche di questo tipo (in Italia ci si può rivolgere solo ai centri di Vicenza, Parma e Monza) deve poter pagare oltre 100 milioni. Il Fondo sanitario nazionale contribuisce con una certa somma. Non sarebbe conveniente invece che la Regione, questi soldi, li destinasse per finanziare i vari centri che dimostrano di saper operare? Martedì abbiamo ricordato il reparto di chirurgia plastica del Mauriziano. Oggi abbiamo modo di parlare dell'attività svolta nel recupero degli arti al Traumatologico. In ambedue i casi (ma non sono di sicuro gli unici) esistono valide professionalità e voglia di lavorare. Il resto fa parte del buon senso. Adriano Provera La parte centrale è stata «ristretta» di 8 centimetri Tra una settimana tolte le bende Nessuna cicatrice Autore dell'intervento Edro Colombini, 41 anni, aiuto primario del reparto «Grandi ustionati»

Persone citate: Adriano Provera, Colombini, Edro Colombini, Fernando Ortis, Gilberto Magliacani, Luciana Alluri

Luoghi citati: Città Del Messico, Italia, Monza, Parma, Piemonte, Vicenza