Barcellona vede già Wembley di Marco Ansaldo

Barcellona vede già Wembley COPPA CAMPIONI W, I catalani battono la Dinamo Kiev e prenotano un posto per la finale Barcellona vede già Wembley Nella ripresa segnano Stoichov (2) e Salinas BARCELLONA DAL NOSTRO INVIATO La vittoria sulla Dinamo di Kiev, maturata nella ripresa, lancia il Barcellona verso la finale di Coppa dei Campioni. I catalani ora hanno tre punti di vantaggio sullo Sparta Praga e quattro sul Benfica. Si può ben capire come, a due partite dalla fine, soltanto la generosa follia dei catalani potrebbe evitare la loro spedizione a Wembley per provare a vincere quella Coppa che non sono mai riusciti a vincere. Quello di ieri è stato un match non finissimo ma gagliardo. Il palo colpito da Goichoechea dopo pochissimi secondi aveva fornito addirittura l'illusione di una facile goleada. Ma il popolo del Barca (70 mila persone) ha dovuto attendere, perchè per tutto il primo tempo i blugranata hanno esercitato una pressione a tratti anche intensa, tuttavia mai premiata dal gol. Mar- tinkenas, il portiere ucraino, ha sfoderato al 6' due parate prodigiose sui tiri di Bakero e di Laudrup, da un paio di metri. Poi la difesa della Dinamo ha attutito l'impatto degli avanti spagnoli, ricorrendo anche al fallo sistematico nelle situazioni disperate. E l'arbitro, il tedesco Assenmacher, l'ha graziata evitando dopo mezz'ora la doppia ammonizione a Moroz e l'espulsione sacrosanta di Zaets, autore di un placcaggio su Stoichov ormai lanciato verso la porta. In nove la Dinamo che non è più lo squadrone dei Blochin, dei Protassov e degli Zavarov, sarebbe crollata subito sotto le incursioni rapide del Barcellona. C'è da aggiungere che gli spagnoli sbagliavano un po' troppo gli appoggi decisivi e tante azioni, anche ben congegnate, si perdevano al limite dell'area. Con l'olandese Witschge schierato terzino sinistro, Cruyff aveva dato spazio ai suoi quattro stra¬ nieri, con Laudrup in prevalenza centravanti e Stoichov (molto in ombra) che partiva dal centrosinistra per tentare la strada della porta. Nulla da fare. Anzi al 7' era Salenko a fallire l'occasione del vantaggio ucraino e in un paio di occasioni la difesa catalana (in marcatura rigidamente a uomo, come quella della Dinamo, del resto) si faceva infilare ingenuamente. Al 53' era ancora la traversa a dire no a Laudrup e quattro minuti dopo un suo tiro era respinto da Martinkenas. Dinamo alle corde, comunque. E in dieci per l'espulsione di Moroz al 58'. Un minuto dopo da una punizione di Koeman nasceva un batti e ribatti in area concluso dal gol di Stoichov, di testa, sulla respinta della traversa. Un gol buono per Londra. Ancora il bulgaro ralizzava all'82'. E all'87' il terzo gol, segnato da Salinas. Marco Ansaldo

Luoghi citati: Barcellona, Kiev, Londra, Praga