Mancini inventa e segna di Bruno Bernardi

Mancini inventa e segna Mancini inventa e segna Una secca rivincita sulVAnderlecht GENOVA DAL NOSTRO INVIATO La Sampdoria è tornata in corsa verso Wembley salendo su un taxi color malva targato Anderlecht. La sconfitta, incredibile, di Bruxelles, procurata dagli errori di Fagliuca e Mannini, è stata vendicata dai campioni d'Italia trascinati da Lombardo, uomo di Coppa. Nel giro di un minuto e mezzo, al 33' e al 34'30", Lombardo ha prima sbloccato il risultato firmando il suo quarto eurogol, poi ha scodellato l'assist per Mancini che ha messo ko i belgi. E nel finale ha sfiorato la doppietta personale. Alla vigilia, Lombardo si era lamentato perchè i compagni gli servivano pochi palloni. Insomma, si sentiva emarginato. E' stato subito accontentato risultando la mossa vincente, anche grazie all'altruismo e alla generosità di un ottimo Vialli che, nonostante le botte del duro Rutjes, troppo spesso tollerate dall'arbitro danese Mikkelsen, ha lavorato per la squadra, facendo un gran movimento, come piace al et Arrigo Sacchi presente in tribuna. Anche Mancini, che all'87' è uscito zoppicante per una botta ad un ginocchio lasciando il posto a Buso, ha giocato in modo intelligente, sacrificandosi a sostegno di un centrocampo che, con Katanec fuori ruolo, rischiava di cedere l'iniziativa all'Anderlecht. Ci pensava «nonno» Cerezo a rimediare alle lacune del dinoccolato e spaesato jugoslavo che correva a vuoto. Katanec è stato l'unico punto debole di una Sampdoria ricca di concentrazione, tatticamente ben disposta da Vujadin Boskov. Prima di segnare, a Lombardo era già capitata una grossa occasione al quarto d'ora. Un tiro di Cerezo, carombolato su un difensore, era diventato un invitante passaggio per Lombardo che, presentatosi in area, staffilava di un metro a lato. Una «volèe» di Mannini, su traversone di Vialli, sfiorava il montante (25') e al 29' Maes sventava un colpo di testa ravvicinato di Cerezo. L' 1 -0 scaturiva da uno spunto di Vialli in posizione di ala sinistra. Quasi dalla linea di fondo, Vialli crossava per Mancini il cui destro finiva sulla base del palo e Lombardo gli dava il colpo di grazia. Un boato salutava il gol. E, di slancio, la Sampdoria raddoppiava. Sugli sviluppi di un'azione velocissima, Lombardo, sul limite dell'area, indirizzava su Mancini che insaccava con un pallonetto. I belgi protestavano con l'arbitro per un fuori gioco, ma la posizione di Mancini era regolarissima. L'Anderlecht reagiva e Vialli salvava Pagliuca intercettando un indisioso destro di Degryse (37'). Era l'unico brivido del primo tempo poiché Dario Bonetti, che sostituiva lo squalificato Vierchowod, aveva imbrigliato il temutissimo Nilis, autore di una doppietta (come Vialli) all'andata; Mannini e Lanna si battevano bene, come Ivano Bonetti e Pari. Nella ripresa, Aad de Mos inseriva il gioiello ghanese Lamptey per 1 evanescente Oliveira. E, dopo due occasioni per Lombardo e Vialli entrambe parate da Maes, toccava a Pagliuca riscattare Bruxelles, respingedo una palla-gol di Degryse (48') e bloccando in tuffo una conclusione angolatissima dello stesso capitano dell'Anderlecht. Al 64'la Sampdoria reclamava un rigore perchè De Wolf aveva intercettato con il gomito un gran destro al volo dì Mancini. Per l'arbitro era un «mani» involontario. Giustamente. Ancora un'opportunità per Vialli, su centro basso di Lombardo, ma il bomber lisciava di sinistro sotto porta. Al 75' era Mannini, con un provvidenziale colpo di testa, ad anticipare Lamptey e ad evitare guai a Pagliuca. Al Pare Astrid, da un malinteso tra Pagliuca e Mannini, era scaturita la rimonta dell'Anderlecht. Ieri sera i due sono stati all'altezza della situazione. Il portiere, in uno scontro con Nilis, si produceva una contusione al fianco sinistro. Nulla di serio, per fortuna. Il 1° aprile, sul campo neutro di Sofìa, la Sampdoria dovrà fare uno scherzetto alla Stella Rossa: solo battendo i campioni uscenti potrà sognare Wembley. Bruno Bernardi

Luoghi citati: Bruxelles, Genova, Italia