Convegno su musica del'400 di Armando Caruso

Convegno su musica del'400 A Cipro e Torino Convegno su musica del'400 TORINO. Intensi e appassionanti gli studi sulle fonti storiche della musica, ma assai rare le occasioni per divulgare i risultati. L'Associazione Piemontese per la Ricerca delle Fonti Musicali e la Società Italiana di Musicologia, in tal senso stanno facendo ogni sforzo possibile. Ne è prova il Convegno Internazionale sul Codice franco-cipriota, segnato «J II 9», che si terrà a Paphos (Cipro) dal 19 al 26 marzo e nella Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino il 27 e 28 marzo, organizzato con l'attiva partecipazione dell'Assessorato ai Beni Culturali della Regione Piemonte. Pochissimi sanno che a Torino sono gelosamente conservati numerosi codici musicali di grande importanza storica, risalenti ai primi del 1400. La Biblioteca Universitaria di Torino, una delle migliori d'Europa, è infatti una miniera ^esauribile di notizie e documenti. Oggetto di studio del convegno italo-cipriota è il codice «Anna di Cipro», intitolato alla bellissima e tremenda (dicono) Anna, pervenuto alla Biblioteca Nazionale nel 1720, grazie alla donazione di Vittorio Amedeo II. Anna di Lusignano aveva sposato a Chambéry Ludovico di Savoia conte di Ginevra e figlio del duca Amedeo Vili. I Savoia pretesero la successione nel regno di Cipro e si fregiarono del titolo di re di Cipro (e di Gerusalemme). Ora si presume che la stesura del manoscritto musicale abbia avuto inizio nel 1414, tre anni dopo l'arrivo a Cipro di Carlotta di Borbone, madre di Anna, e sia stata completata nel 1420. E' probabile che il Codice fosse già a Torino fin dal 1563, anno in cui Chambéry aveva ceduto il ruolo di capitale del ducato. Al codice «Anna di Cipro», un membranaceo che misura 38x27, restaurato dopo un incendio, si interesseranno storici italiani e stranieri, molti dei quali, pur avendo seguito studi approfonditi, non hanno mai avuto l'opportunità di analizzare personalmente il prezioso manoscritto. Ora sembra che un giovane editore di Lucca desideri pubblicare nel 1993 un'edizione anastatica del codice franco-cipriota. Lo stile musicale a cavallo tra il Trecento e il Quattrocento è stato indicato da Ursula Gùnther col termine di «Ars subtilio» («Arte sottile»). Il manoscritto di Torino non reca nomi di autori, ma le monodie liturgiche e polifoniche sacre e profane sono una chiara testimonianza delle possibilità espressive del tempo. Al convegno parteciperanno una trentina di relatori, che analizzeranno lo stile delle musiche, del loro contenuto, in relazione all'influenza francese ed europea dell'epoca. Un simile consesso non poteva non essere allietato dall'esecuzione di musiche alla Corte cipriota di Giano II di Lusignano eseguite dal Gruppo Sine Nomine e dirette da Eric Fielder. Il concerto si terrà al Piccolo Regio venerdì 27 marzo. Armando Caruso

Persone citate: Eric Fielder, Giano Ii, Savoia, Ursula Gùnther, Vittorio Amedeo Ii