E Hong Kong colonizza la quarta banca inglese

E Hong Kong colonizza la quarta banca inglese Mega-fusione tra Midland Bank e Hsbc E Hong Kong colonizza la quarta banca inglese Coinvolta l'italiana Euromobiliare All'estero concentrazioni a raffica Robin Leigh PemLONDRA. Mentre il mondo creditizio italiano si gingilla in schermaglie finanziarie di piccolo respiro, per le banche internazionali continua l'epoca delle mega-fusioni. L'ultima che si profila all'orizzonte è quella fra Midland Bank e HSBC (Hong Kong & Shanghai banking corporation) holdings. I consigli di amministrazione dei due istituti stanno mettendo a punto i particolari del matrimonio, ma si sa già che la HSBC offrirà un prezzo notevolmente superiore a quello di un'azione Midland, quotata oggi circa 253 pence. La scalata della celebre banca commerciale britannica, la quarta del Regno Unito, era cominciata da qualche anno, da quando cioè la holding londinese della Hong Kong & Shanghai banking Corp si era aggiudicata, nel 1987, il 14,7% della Midland. La partecipazione era stata acquistata con una clausola secondo la quale i due istituti si sarebbero incontrati per parlare di fusione dopo un periodo di tre anni. I primi negoziati, però, avviati nel '90 non erano approdati a nulla. E anche dopo di allora l'idea di una fusione non sembrava potesse aver seguito in tempi brevi: non più tardi di un mese fa i dirigenti della Midland avevano negato un possibile sviluppo degli avvenimenti in questo senso. Ieri, invece, l'accelerata improvvisa, motivata dal fatto che, come afferma un comunicato congiunto: «una fusione dei due gruppi sarebbe nell'interesse di entrambe le imprese e dei loro azionisti». Sui tempi dell'operazione (che ha avuto l'ok del governatore della Banca d'Inghilterra Robin Leigh Pemberton) vige il più stretto «no comment», ma, stando ad indiscrezioni di buona fonte, l'affare dovrebbe essere concluso entro la metà di aprile. berton Attualmente le questioni al centro dei negoziati sono i termini finanziari della fusione, e la decisione sul vertice che amministrerà la nuova entità. I superesperti di cose della City danno comunque per certo che la Midland manterrà una sua autonomia nella HSBC, e non sarà quindi direttamente incorporata dal colosso di Hong Kong. Nei resoconti di bilancio per il '91 pubblicati il 27 febbraio scorso la Midland (che, tra l'altro in Italia possiede il 44,8% di Euromobiliare) aveva al suo attivo un incremento dell'utile lordo pari a 36 milioni di sterline rispetto agli 11 milioni incassati nel '90. L'utile della HSBC, nel 1991 è invece aumentato dell'83%, passando à 5,66 miliardi di dollari di Hong Kong (circa 900 miliardi di lire) dai precedenti 3,10 miliardi precedenti. L'effetto valanga dunque continua e gli «gnomi» di tutto il mondo rinforzano i loro muscoli. In meno di due anni si è assistito ad una vera e propria raffica di alleanze fra banche, negli Stati Uniti il via della corsa alla fusione è stato dato, a luglio, da un accordo da Guinness dei primati tra la Chemical Bank e la Manufactures Hanover. Pochi mesi prima, in Giappone, si erano fuse la Mitsui e la Taiyo Kobe; seguite a ruota dalla Kyowa e dalla Saitama Bank. E in Europa? La palma delle fusioni bancarie più eclatanti è, finora, ad appannaggio della Spagna: nel maggio scorso tutte le banche statali si sono riunite in un unico polo, la Corporacion Bancaria Espanda, con un attivo totale pari a 100 mila miliardi di lire. Poco dopo è stata la volta dei privati, con la maxifusione tra Banco Central e banco Hispano-Americano, 44 mila miliardi di lire di depositi. Vanni Cornerò Robin Leigh Pemberton

Persone citate: Hanover, Robin Leigh Pemberton, Robin Leigh Pemlondra, Vanni Cornerò