«Votate per i candidati brutti» di Guido Tiberga

«Votate per i candidati brutti» Quindicimila persone riunite in un club, tra loro Andreotti e Costanzo «Votate per i candidati brutti» Appello agli elettori: siamo noi ipiù intelligenti ROMA. Prima di votare date un'occhiata alla faccia dei candidati. Se ne trovate uno con il naso grosso, i denti in fuori, l'aspetto vagamente orrendo, non abbiate dubbi: è lui l'uomo che fa per voi. Telesforo Iacobelli, presidente del «Club dei brutti» ne è sicuro: ieri ha persino lanciato il suo appello agli elettori. «E' giunto il momento - ha dettato alle agenzie di stampa - di dare spazio e giusta rappresentanza ai brutti: centinaia di migliaia di persone, uomini e donne, finora emarginate dalla politica dell'immagine sostenuta dai partiti». Uno scherzo? Forse, ma non troppo: «I brutti devono votare per i brutti - spiega il "presidente" -. Ormai siamo alla mercificazione sfrenata della bellezza. C'è il partito dell'amore, con tutte quelle ragazze svestite. E poi atleti, cantanti, attori: tutti il lista per il loro aspetto. I belli sono una minoranza, ma in Parla- mento ci vanno lo stesso. Non è democratico: noi siamo il 90 per cento della popolazione. E siamo anche più intelligenti...». Come più intelligenti? «Ho le prove scientifiche - dice Iacobelli -. Secondo alcuni importanti studiosi, quando la natura toglie qualcosa da una parte, la restituisce dall'altra. Il brutto è intellettualmente più dotato, e fa pure meglio l'amore». Il «Club dei brutti» - 15 mila iscritti, sede sociale a Piobbico, nel Pesarese - conta nelle sue file molte star dello spettacolo, da Maurizio Costanzo a Pippo Franco. Tra i soci c'è anche Giulio Andreotti. «Uno che di voti ne ha sempre presi tantissimi commenta Iacobelli -. Ci sarebbe da farci un pensierino, per le elezioni. In fondo noi brutti siamo più potenti della Lega. Siamo tanti dappertutto, mica solo al Nord. Per il 5 aprile non ce l'abbiamo fatta, ma la prossima volta ci saremo anche noi». Dovrete darvi un programma... «Presto fatto. Voghamo la pensione per i brutti. In questa società fatta soltanto di apparenza, la bruttezza è un handicap che deve essere compensato. Se uno ha l'appendicite si fa operare a spese dello Stato, ma se uno ha i denti storti se li deve raddrizzare a sue spese. La mutua deve pagare la chirurgia estetica: quella vera, non quella delle attrici che ogni tanto vanno dal "carrozziere". Scherzi a parte: un aspetto fisico sgradevole può condizionare la vita di un individuo, e questo non è affatto giusto». Resta un dubbio. Se l'obiettivo del partito è quello di regalare la bellezza ai brutti, in breve tempo non ci saranno più candidati da mettere in lista. «Ci penseremo a suo tempo», ride Iacobelli. In fondo, i partiti possono sempre cambiare nome. Guido Tiberga

Persone citate: Andreotti, Giulio Andreotti, Iacobelli, Maurizio Costanzo, Pippo Franco

Luoghi citati: Piobbico, Roma