«Don Piccone se ne vada»

«Don Piccone, se ne vada»«Don Piccone, se ne vada» Ultimatum del cardinale Ruini al parroco amico di Cossiga ROMA. Non ha avuto risposta, l'ultimatum che il Vicariato di | Roma ha lanciato a mons. Piero i Pintus, meglio conosciuto come «don Piccone» dopo le focose omelie a favore di Francesco Cossiga. Lui, il sacerdote amico del Presidente, non c'è. E' partiito. Ma anche questa «fuga» non può cambiare il corso delle cose. Il sacerdote deve sloggiare o sottoporsi alla rimozione d'ufficio: {l'ultima lettera del cardinale vicario Camillo Ruini, non gli lascia margini. E così, dopo 10 anni, don Pintus non sarà più il i parroco di San Lorenzo in LuciIna. Dovrà lasciare una tra le l chiese più antiche di Roma, parrocchia prestigiosissima. E dovrà smettere i panni di «cujstode della graticola»: la reliquia del martirio di San Lorenzo, custodita in un altare della chiesa. Ma era una decisione obbligata, questa del cardinal Ruini. Troppo gravi le accuse del prelato -all inizio di febbraio, don : Pintus attaccò i nemici del presidente Cossiga, poi se la prese con Ruini chiamandolo «massone» proprio nei giorni del contrasto tra vescovi e Quirinale, infine rivendicò una telefonata (mai avvenuta) di «compiacimento» del Papa - per lasciar passare il tutto sotto silenzio. Un primo invito a dare le dimissioni gli era arrivato in via ufficiale il 20 febbraio. Poi l'ultimatum. E forse questo epilogo era scritto nei cromosomi di un sacerdote sempre vulcanico. Le gerarchie ecclesiastiche non l'hanno mai visto di buon occhio. Già nel 1975 fu spedito dal cardinal Poletti in esilio in una parrocchia dell'estrema periferia romana, a Casal Morena. Eppure veniva da esperienze importanti di Curia: segretario particolare del cardinal vicario Clemente Micara, giornalista delì'Osservatore Romano, capufficio stampa del comitato per l'Anno Santo. Ma a Casal Morena, don Pintus inventò la prima radio privata parrocchiale. La chiamò Ror, radio obiettivo romano. Ed ebbe un successo tale da guadagnarsi nel 1980, l'ambita parrocchia di San Lorenzo in Lucina: la chiesa dei vip e dei politici. Qui, dove tra i parrocchiani ci sono i nobili dell'aristocrazia nera, inalberò il vessillo della causa sabauda. Don Pintus è il cappellano onorario della reale Casa di Savoia. Ed è anche il Gran priore dell'ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. La fede monarchica lo ha portato, nel 1983, a lanciale una campagna per la beatificazione di Grece Kelly, moglie di Ranieri di Monaco. Nel 1989 t centenario della Rivoluzióne francese - a una messa per commemorare la decapitazione di Luigi XVI. [fra. gri.l

Luoghi citati: Monaco, Roma