I vescovi: otto ragioni per votare dc

I vescovi: otto ragioni per votare dc La Cei insiste sull'unità politica dei cattolici contro le Leghe e l'astensionismo I vescovi: otto ragioni per votare dc Non va all'inferno chi disubbidisce, replica Craxi ROMA. I vescovi ribadiscono l'«unità dei cattolici» nelle scelte elettorali e specificano in otto punti che cosa questo significhi praticamente. Il credente, nell'urna - secondo i vescovi deve appoggiare chi difende la vita, la famiglia e la libertà di educazione (cioè le scuole cattoliche). Deve inoltre evitare lo sfascismo e non appoggiare le Leghe in quanto portatrici di interessi particolaristici. Soprattutto non può accettare che il «fatto religioso» venga relegato alla sfera del privato: quindi bando ai laicisti che, dopo la caduta del comunismo, si configurano come il nuovo nemico del cristianesimo. Craxi ha risposto alla Cei: «L'Italia - ha detto - è un Paese per grande maggioranza cattolico ma in cui i cattolici in stragrande maggioranza non votano de e, inoltre, devono sentirsi liberi di votare chi vogliono, senza il timore di doversi giustificare nell'aldilà» Sandro Berrettoni A PAGINA 11

Persone citate: Craxi, Sandro Berrettoni

Luoghi citati: Italia, Roma